“ Una domenica ecologica, dalle 9:30 alle 13:00, con molte perplessità e contestazioni, che potrebbero trovare una loro conclusione anche in qualche aula giudiziaria – afferma Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari –. Il tutto era ampiamente prevedibile, dal momento che la maggior parte delle persone non era per nulla informata del fatto che era stato deciso di anticipare la domenica senz’auto, che doveva cadere, in base alla delibera di Giunta comunale n. 315 del 14 maggio 2014, nella prima domenica del mese prossimo, vale a dire il 7 dicembre, all’ultima domenica di novembre “.
“ Alla base dell’anticipazione il fatto che con la domenica ecologica al 7 dicembre si sarebbe creato un blocco della circolazione nel fine settimana della festa del’Immacolata, che di fatto apre il periodo natalizio – puntualizza Capodanno -. Ma questo dato, scaturendo da un calendario, era già noto all’atto dell’emanazione della delibera in questione e dunque poteva essere già inserito nello stesso provvedimento, senza aspettare gli ultimi giorni per un anticipo che ha spiazzato tutti, addetti ai controlli compresi, anche perché non risulta che ci sia stata adeguata pubblicizzazione “.
“ Di conseguenza – prosegue Capodanno – anche nella zona collinare della città autovetture e motorini, incuranti dello stop, hanno continuato a circolare come in una qualsivoglia altra giornata anche durante il periodo dello stop. Al punto che intorno a mezzogiorno si è creato anche qualche ingorgo “.
“ Peraltro non è certamente con provvedimenti tampone una tantum, della durata di poche ore, che si può migliorare la qualità dell’aria Sono ben altri i provvedimenti che bisognerebbe prendere per la mobilità urbana al fine di risolvere i problemi dello smog, anche alla luce dei frequenti sforamenti dei limiti degli agenti inquinanti – sottolinea Capodanno -. La verità è che è mancata fino ad oggi una seria politica di programmazione nel settore della viabilità e, con l’approssimarsi del periodo natalizio, la situazione non potrà che peggiorare al punto da far balenare l’ipotesi di un ritorno al vecchio e vituperato provvedimento che istituiva le targhe alterne nel capoluogo partenopeo “.
“ E’ anche mancata una politica dei parcheggi pubblici d’interscambio, come quelli, restando nell’area collinare, alle uscite della Tangenziale, primo fra tutti quello sotto i viadotti di via Cilea – continua Capodanno -, così come bisognava provvedere al contestuale potenziamento dei mezzi su gomma e ad un funzionamento ottimale dei mezzi di trasporto pubblico su ferro “.
“ E’ mancata, infine, un’idonea politica di programmazione delle isole pedonali – continua Capodanno -, non intesa come mera chiusura di tratti di strada, come è accaduto in via Scarlatti o in via Luca Giordano. Provvedimenti isolati, avulsi da un contesto generale, che, nei fatti, ripropongono amplificandoli i problemi della viabilità nelle aree limitrofe “.