“Come nella peggiore tradizione, le sentenze, quando favorevoli, sono considerate giuste. Viceversa, vengono subito etichettate come sentenze politiche. E’ quanto sta facendo ancora una volta l’amministrazione comunale in merito all’ultima delibera della Corte dei Conti, che ha disposto il blocco della spesa non obbligatoria per Palazzo San Giacomo. Per i magistrati contabili, il bilancio di previsione per il triennio 2018/2020 approvato ad aprile, è in squilibrio strutturale perché, come le forze di opposizione in consiglio hanno ripetutamente evidenziato, mancano, tra l’altro, le coperture derivanti dalle dismissioni immobiliari”. Lo scrive in una nota il consigliere comunale Domenico Palmieri, presidente della commissione Trasparenza.
“La giunta, per tutta risposta, ha pensato di dar vita a uno scontro senza precedenti con la magistratura contabile – aggiunge Palmieri – paventando l’ipotesi di porsi, di fatto, fuori della legalità. I toni barricaderi del sindaco e dei suoi uomini, però, non ingannino i cittadini: i servizi sono ridotti al lumicino, dai trasporti alla scuola, non perché oggi interviene la Corte dei Conti, ma perché l’amministrazione de Magistris in sette lunghi anni non ha saputo mettere ordine nei conti dell’Ente. La magistratura interviene a valle e non a monte, quando il Comune, da un lato, non ha saputo incassare e dall’altro ha sperperato risorse in fiere e concertini, proprio il genere di spesa oggetto del blocco disposto dalla Corte dei Conti”.
“Siamo di fonte a un atteggiamento del tutto irresponsabile per un amministratore pubblico – conclude Palmieri – i cui effetti determineranno ulteriori danni alla città e ai suoi abitanti, i più tartassati d’Italia”.