Giovedì 6 febbraio alle ore 16.30, presso la Sala delle Carceri di Castel del’Ovo, alla presenza dell’Assessore alla Cultura Nino Daniele, sarà inaugurata la Mostra Fotografica “Napoli allo specchio” di Giorgio Di Dato.
Organizzata dall’Associazione Casa del Popolo di Ponticelli e dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del comune di Napoli, l’esposizione, che sarà visitabile sino al 18 febbraio, propone l’itinerario del viaggio dentro la città, compiuto da Giorgio Di Dato.
Il suo “viaggio” affronta un tema aperto alla riflessione in tutte le moderne metropoli: quello del rapporto tra centro urbano e periferie.
Quella di Di Dato è una Napoli osservata lontana dallo sguardo stereotipato o folcloristico degli scatti da cartolina che mascherano la realtà ma vissuta attraverso gli angoli più riposti, i gesti di ordinaria vita quotidiana, i luoghi percorsi d’abitudine mille volte ma non osservati e che nell’interpretazione di Di Dato ci restituiscono una bellezza più intima, offerta con più pudore, ma per certi aspetti più struggente e carica di una nuova umanità. “Napoli allo specchio” è la testimonianza di un impegno civile e culturale che non arretra rispetto all’avanzare di una forte condizione di degrado che investe le aree periferiche della città, di una periferia che anzi reagisce, vuole appropriarsi degli spazi democratici e degli antichi valori che hanno caratterizzato per decenni la vita sociale di questa realtà e che oggi all’urlo della violenza più bieca oppone la convinta speranza di un riscatto civile e culturale dell’intera città.
Giorgio Di Dato, fotografo, è nato a Ponticelli, dove tuttora vive, nel 1955, si è avvicinato alla fotografia da autodidatta, predilige la fotografia in bianco e nero e la “Street photography.
Nel corso del tempo, con i suoi scatti, ha narrato, sempre con lo sguardo critico di chi non si rassegna allo stato di cose esistente, le trasformazioni urbanistiche e sociali di Napoli e le sue periferie, evidenziando le contraddizioni di uno sviluppo urbano che, negli anni in cui ergeva Piazza Plebiscito a luogo simbolo del cambiamento del cosiddetto “Rinascimento Napoletano”, lasciava in ombra le periferie che continuavano a vivere uno stato di un crescente degrado e marginalità.
Ha collaborato con La Voce della Campania e Calligrafie. Ha svolto attività culturali nel settore delle arti visive con la Casa del Popolo di Ponticelli, ha tenuto mostre fotografiche presso la Biblioteca Nazionale e la Sala Leopardi di Palazzo Reale a Napoli.
Attualmente lavora presso il Laboratorio fotografico della Biblioteca Nazionale di Napoli.