Roberta del Vaglio
Si inaugura martedì 24 novembre alle 17.30, al Liceo Statale Eleonora Pimentel Fonseca, la IX edizione degli Incontri di lettura… A voce alta, la rassegna napoletana di letture eseguite in varie location della città. Tema di questa edizione è l’inquietudine, e prosegue fino al 28 novembre: cinque giorni di incursioni letterarie e performance nel corso dei quali si alterneranno attrici, attori, scrittori, autori, registi, sceneggiatori, filosofi, psicologi, insegnanti e lettori per condividere le emozioni nascoste tra “le pagine di un libro” e per aggiungere “la pagina che non c’era”.
Gli ospiti della manifestazione sono: Stefano Benni, Lucrezia Lante della Rovere, Gabriele Frasca, Domenico Basile, Patrizia di Martino, Fabio Geda, Gea Martire, Nicandro del Barone, Regina Pereira da Silva, Cristina Dicolandrea, Miriam Rebhun, Maurizio Torchio, Raffaele Tripodi, Ciaj Rocchi, Matteo Demonte, Umberto Cortese, Mariaflora de Joanni, Carolina d’Isanto, Giuseppe Giannelli.
La rassegna è stata presentata questa mattina all’Ordine dei giornalisti della Campania, il presidente, Ottavio Lucarelli, ha sottolineato che: “L’ordine ha per legge il ruolo di fare da collante tra le iniziative come questa e il pubblico e di promuovere le manifestazioni culturali”. L’assessore comunale alla cultura, Nino Daniele ha dichiarato: “Questa iniziativa si sostiene da sola, e riceve dal Comune solo un sostegno in termini di servizi ed è frutto dell’intuizione geniale di un gruppo di associazioni. Il tema di quest’anno è attuale come non mai e sono convinto che le istituzioni dovrebbero fare di più per sostenere questi format di innovazione culturale che sono rivolte soprattutto ai ragazzi. Ma anche i privati potrebbero fare di più, sfruttando maggiormente lo strumento della defiscalizzazione”.
Marinella Pomarici, presidente dell’associazione A voce alta ha specificato che: “L’iniziativa è frutto del lavoro di una rete che si è costituita dal basso, composta da associazioni, scuole (di Napoli e della provincia), librerie e biblioteche. Questa edizione mette al centro i ragazzi, gli studenti. La lettura ad alta voce aiuta a comprendere i testi e riconoscerne la bellezza”.
Alessandra Calvo, presidente dell’associazione Soup ha spiegato così la scelta della tematica: “mi piace ricordare che il filosofo Aldo Masullo, nel 2001, sottolineava che l’inquietudine nasca dall’interno come senso di mancanza e dunque necessità di ricerca. E anche se la ricerca non viene soddisfatta ciò che conta è il viaggio, il movimento interno attivato. E l’inquietudine è un sentimento forte a Napoli, una città che ci affascina e ci stupisce ma ci toglie anche, ci sottrae e ci affatica. Proprio alla luce di questo, l’istituto Neazetesis terrà aperto nel corso della manifestazione, uno sportello per gli inquieti, a cui è possibile prenotare un incontro per parlare della propria inquietudine personale”.
Gli incontri sono pensati soprattutto per i giovani, a tal proposito, Maria Laura Vanorio, de La pagina che non c’era ha detto: “Non vogliamo formare nuovi scrittori ma nuovi lettori”.