Era un senza fissa dimora, l’uomo trovato senza vita stamattina nell’istituto comprensivo statale ‘Cesare Pavese’ in Via Domenico Fontana, a Napoli. Il pm giunto sul posto ha escluso l’ipotesi di omicidio come invece in un primo momento si era pensato. Roberto Calenda, napoletano, 44 anni, era stato trovato impiccato ma con le mani legati dietro alla schiena, facendo propendere gli investigatori verso la teoria dell’omicidio.
Secondo la ricostruzione fatta dal pm invece l’uomo, dopo aver scavalcato le mura di cinta si sarebbe impiccato con una corda, utilizzando le scale anti incendio esterne dell’edificio e in un secondo momento, avrebbe scelto di bloccarsi le mani con delle fascette per evitare di liberarsi.