Note museali è al tempo stesso un esperimento prezioso e un’esperienza suggestiva: quattro esecuzioni musicali ospitate in quattro importanti musei in Campania, Puglia, Basilicata e a Roma. L’idea nasce dalla consapevolezza che un museo ha tanto più valore quanto più è “vivo”, anche attraverso performances artistiche che valorizzino ulteriormente le sue funzioni espositive.
L’intento è generare una contaminazione virtuosa tra fruizioni museali ed esecuzioni musicali. Le visite, in alcune zone dei musei e in determinati orari della giornata, saranno accompagnate dalle esecuzioni musicali. l programmi rispettano la vocazione e l’identità culturale del luogo che li ospita.
Portare tra le collezioni esposte la musica di Pergolesi, Paisiello, Gesualdo da Venosa, Vivaldi e Mozart va quindi nella direzione di arricchire l’offerta museale, ampliandone le modalità di fruizione.
I QUATTRO MUSEI CHE OSPITANO LE ESECUZIONI MUSICALI
Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Ospitato in un monumentale palazzo seicentesco, vanta il più ricco patrimonio di opere d’arte e manufatti di interesse archeologico in Italia.
È considerato uno dei più importanti musei archeologici al mondo per quanto riguarda la storia dell’epoca romana. Custodisce centinaia di migliaia di
reperti provenienti da vari siti del Meridione, in particolare da quelli dell’area vesuviana, e dall’acquisizione di rilevanti raccolte antiquarie, a partire dalla
collezione Farnese appartenuta alla famiglia reale dei Borbone, fondatori del Museo.
Museo Archeologico Nazionale di Taranto
È tra i più importanti musei archeologici d’Italia ed espone una delle più grandi collezioni di manufatti dell’epoca della Magna Grecia, tra cui i famosi
Ori di Taranto. Istituito nel 1887, occupa fin dalle origini l’ex Convento dei Frati Alcantarini, costruito a metà del XVIII secolo. Grazie ai lavori di ristrutturazione, nel 2007 il museo ha riaperto parzialmente al pubblico. Attualmente è visitabile il primo piano, che ospita le collezioni greche, romane e apule.
Museo Archeologico Nazionale del Melfese “Massimo Pallottino”
È ubicato nel castello di Melfi e contiene testimonianze archeologiche, rinvenute nella zona del Vulture, riguardanti le popolazioni indigene della preistoria, dei periodi dauno, sannita, romano, bizantino e normanno. Si tratta, in primo luogo, di corredi funerari del VII-III secolo a.C., caratterizzati da raffinate ceramiche daunie, da armature in bronzo, ornamenti in argento, oro e ambra e da vasi in bronzo sia greci che etruschi. È intitolato a Massimo Pallottino, uno dei più noti archeologi italiani.
Galleria Nazionale di Arte Antica in Palazzo Barberini – Roma
È la spettacolare sede, insieme a Palazzo Corsini, della Galleria Nazionale d’Arte Antica. La collezione è ricca di capolavori, in particolare dei secoli XVI e XVII, tra i quali opere di Caravaggio, Raffaello, Tiziano, Tintoretto, Pietro da Cortona.