L’infermiera arrestata oggi dalla polizia di Verona aveva in passato confidato ad un’altra infermiera di fare abituale utilizzo di morfina e benzodeazepina, pur in assenza di prescrizione, somministrandola ai neonati per via orale o nasale per metterli tranquilli, nella convinzione della non sussistenza di concreti pericoli. I poliziotti della questura di Verona hanno inoltre accertato che nella notte in cui si e’ verificato l’episodio, un solo neonato nel Reparto di Terapia Intensiva Neonatale aveva in prescrizione la morfina, che effettivamente era stata prelevata dalla stessa infermiera e che pertanto nessun altro sanitario aveva avuto accesso al medicinale.