Montalbano pronto a trasferirsi in Puglia? E’ quanto si legge in una nota del deputato del Partito democratico e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi. “Sarebbe veramente singolare se una produzione di eccellenza del servizio pubblico italiano come il Commissario Montalbano, esportata in tutto il mondo – spiega Anzaldi – venisse taroccata con l’ambientazione in un territorio diverso dalla Sicilia. E’ opportuno che la Rai chiarisca e intervenga”. “Forse la Rai e la Palomar – spiega Anzaldi – dovrebbero chiedere ad Andrea Camilleri, inventore delle avventure del commissario, e alla casa editrice Sellerio, cosa ne pensino del possibile spostamento della produzione televisiva in Puglia. Dopo i casi di italian sounding, con i prodotti enogastronomici di eccellenza del nostro Paese taroccati all’estero, siamo ora a una sorta di sicilian sounding? Sembra che la casa di produzione abbia chiesto sovvenzioni economiche agli enti locali e si parla addirittura della possibile richieste di ulteriori tasse ai cittadini, per far rimanere le riprese a Ragusa. Sarebbe grave se una cattiva gestione di questa vicenda finisse per danneggiare, anche economicamente, uno dei prodotti di punta del servizio pubblico, fiore all’occhiello anche nella distribuzione a livello internazionale”.
“Sembra una guerra tra ricchi – aggiunge Anzaldi – da una parte un territorio come la regione autonoma siciliana, famosa per gli sprechi come quello dello scandalo Giacchetto, dall’altra una societa’ di produzione televisiva che ha la fortuna e la capacita’ di essere presente negli appalti del servizio pubblico e gestisce il suo prodotto di punta, come ha dichiarato il direttore di Rai Fiction Eleonora Andreatta in audizione in Vigilanza. Nel mezzo c’e’ la correttezza dovuta agli spettatori”.