Il controverso presidente filippino Rodrigo Duterte ha insultato i due principali media del Paese e ha minacciato conseguenze per le loro critiche rispetto alla sanguinosa guerra alla droga condotta con esecuzioni extragiudiziali. Duterte se l’è presa con il primo canale della televisione ABS-CBN e col quotidiano Philippine Daily Inquirer. “Io non non li minaccio, ma un giorno saranno puniti dal loro karma” ha affermato il presidente accusando i media. “Sono senza vergogna – ha continuato – questi figli di puttana di giornalisti”. Il sulfureo presidente ha citato in particolare i proprietari dell’Inquirer e di ABS-CBN, Prieto e Lopez, accusandoli di essere “oligarchi” che usano i media per promuovere i candidati preferiti. “E’ questo che mina la società filippina, i media corrotti, i visi di Prieto e Lopez, il loro denaro e la Chiesa”, ha detto ancora. E ha minacciato di utilizzare la televisione pubblica contro le due famiglie. “Dovrano rendere conto. Passerò la vostra vita al setaccio, come quella dei vostri figli”. La guerra alla droga di Duterte ha comportato finora la morte di quasi 7mila persone, molte delle quali in esecuzioni sommarie o non chiarite. Nonostante le numerose accuse di violazioni dei diritti umani, tuttavia il presidente gocde del sostegno di molti filippini che sono stufi della dilagante criminalità. Tra i nemici, inoltre, Duterte in passato ha indicato il Parlamento europeo, l’allora presidente Usa Barack Obama (da lui definito “figlio di puttana”), il Parlamento europeo. E i giornalisti, rispetto ai quali ha anche lanciato un’esplicita minaccia: “Non è perché voi siete giornalisti che sarete esentati dall’essere assassinati, se siete dei figli di puttana”.