I due operai di Bitonto, in provincia di Bari, Nicola e Vincenzo Rizzi, padre e figlio di 50 e 28 anni, stamane, sono morti a Molfetta nel tentativo di salvare la vita di Alessio Rizzi, figlio e fratello delle due vittime. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, gli operai della ditta esterna (‘Rizzi autospurgo’) erano al lavoro per pulire una cisterna. Il primo a calarsi sarebbe stato proprio Alessio Rizzi, che pero’ sarebbe subito svenuto per colpa di alcune esalazioni.
A quel punto e’ intervenuto il padre Nicola che e’ riuscito a tirare fuori il figlio, ma a sua volta si e’ sentito male ed e’ precipitato nella cisterna piena di liquami. Vincenzo Rizzi, l’altro figlio, ha provato a salvare il padre ma e’ svenuto ed e’ caduto assieme al padre. I due sono morti affogati. L’unico sopravvissuto e’ ricoverato all’ospedale di Corato ma non corre pericolo di vita. La dinamica del duplice infortunio mortale assomiglia sinistramente a quella della tragedia della Truck Center avvenuta sempre nella zona industriale di Molfetta il 3 marzo del 2008, quando morirono cinque persone a causa delle esalazioni di un’autocisterna.
Anche in quel caso il tentativo di salvare i colleghi aggravo’ il bilancio. Giovedi’ prossimo il medico legale Alessandro Dell’Erba eseguira’ l’autopsia, il camion spurgo e la cisterna sono state sequestrate dai carabinieri per svolgere degli accertamenti. Il pubblico ministero Conticelli, uscendo dal luogo dell’incidente, ha detto ai giornalisti che ”potrebbe essersi trattato di una imprudenza”