In piazza a Roma per dire di no al Jobs act, a partire dalle modifiche all’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori e chiedere cambiamenti al ddl di stabilità. Alla manifestazione indetta dalla Cgil potrebbero partecipare secondo un’indagine Tecnè per il sindacato diffusa nei giorni scorsi circa un milione di persone, ma la cifra è un obiettivo non facilmente raggiungibile contro le misure di un Governo guidato dal segretario del Pd. Perché oggi è anche il giorno di una sfida a distanza: nei cortei a fianco di lavoratori, disoccupati, precari, pensionati e studenti sfileranno esponenti della minoranza Pd come Cuperlo, Civati e Fassina mentre nelle stesse ore la maggioranza si riunirà nella quinta edizione della Leopolda a Firenze con il premier, Matteo Renzi. “Ho grande rispetto per la manifestazione della Cgil che però come dimostra Vendola si sta caricando di grandi significati politici. Quella piazza è di protesta sindacale e politica e io la rispetto ma la Leopolda è un’altra cosa: non si protesta ma si propone”, ha detto Renzi . “E’ finito il tempo in cui una manifestazione può bloccare il governo e il paese – ha aggiunto Renzi – . Noi non molliamo di un centimetro”. La piazza della Cgil “si caratterizza e si colora per essere una piazza di protesta sindacale ma anche politica contro di me, contro il Governo”, sottolinea Renzi.
Chi dal Pd partecipa assicura di non volere picconare l’esecutivo Renzi. Così Cesare Damiano: “Voglio solo ascoltare la piazza di un’organizzazione a cui sono iscritto dal 1970”. “Questo è un corteo di una grande organizzazione sindacale, non una protesta contro questo o quello”, ha detto l’ex ministro. In piazza San Giovanni ci sarà l’ex segretario Pd Guglielmo Epifani, che è pure ex segretario della Cgil, e le ex ministre Barbara Pollastrini e Rosy Bindi. Non ci sarà, invece, Pierluigi Bersani. E anche altri che, pur avendo firmato documenti di sostegno a quella piazza, non scendono in corteo. La tradizione sarà rispettata con un corteo in partenza da piazza della Repubblica e uno da piazzale dei Partigiani (Ostiense) che confluiranno a piazza san Giovanni dietro lo striscione ”Lavoro, dignità, uguaglianza per cambiare l’Italia”.
In ventimila dalla Campania raggiungeranno sabato mattina la Capitale per la manifestazione promossa dalla Cgil su “Lavoro, dignità, uguaglianza per cambiare l’Italia”. Trecento i pullman previsti dal sindacato che da tutta la regione partiranno alle prime ore del mattino. La delegazione campana sarà nel corteo che si snoderà da piazza della Repubblica a piazza San Giovanni. “Siamo andati al di là di ogni previsione in termini di partecipazione – ha affermato il segretario generale della Cgil Campania, Franco Tavella nel corso della conferenza stampa convocata per illustrare i dettagli della mobilitazione – porteremo in piazza le 600 vertenze aperte nella nostra regione e per contrastare la linea politica economica del governo che punta a risolvere i problemi attraverso un abbattimento dei diritti. In Campania siamo davanti ad un allarme democratico, ad una ingovernabilità delle tensioni sociali”.
“Con le apparizioni spot del presidente del Consiglio – ha sottolineato il segretario generale della Camera del lavoro metropolitana di Napoli, Federico Libertino – non si risolvono i problemi. E’ necessario cambiare politica economica, attuare investimenti pubblici e privati, abolire la precarietà. Quella di sabato sarà una manifestazione di proposta per rimettere al centro il tema del lavoro nel Mezzogiorno”.