Rientrano in Libia i 100 migranti che per tutta la giornata di ieri hanno atteso i soccorsi su un gommone alla deriva al largo di Misurata. Il premier, Giuseppe Conte, da Palazzo Chigi, ha fatto pressione perché si evitasse la tragedia con un intervento di Tripoli. Infine in serata le autorità libiche hanno inviato un mercantile battente bandiera della Sierra Leone per trarre in salvo i profughi.

Una vicenda che arriva a poche ore dai due naufragi con 170 morti avvenuti sempre sulla rotta Libia-Italia.

Sull’emigrazione l’asse Di Maio Salvini si salda contro la Francia di Macron. E’ il pentastellato a puntare il dito contro quegli Stati che sfruttano i Paesi africani e ci fanno pure la morale. Da cui l’invito a Bruxelles di imporre sanzioni a Parigi. Questione che per Di Maio dovrebbe arrivare fino alle Nazioni Unite.

Anche Salvini rifiuta lezioni da Macron. E’ proprio lui – chiarisce il leghista – che ospita terroristi e assassini da qualche anno e poi torno a ribadire la linea dura sui porti: “Non cambio idea, per i trafficanti di esseri umani i nostri porti restano chiusi”.

Si unisce al coro della maggioranza, Fratelli d’Italia, pronto a qualsiasi iniziativa per fermare il neo colonialismo d’oltralpe.

Contro il governo si ribella invece tutto il PD: “Date pure la colpa a chi volete ma prima salviamoli”, twitta Renzi.

Forza Italia, con Tajani, sollecita un piano europeo per intervenire in Africa. Invita, infine, non rassegnarsi alla morte di tanti Innocenti la presidente del Senato, Elisabetta Casellati.