E’ difficile per i Comuni – scrive Stella sul Corriere della Sera – sottoposti a durissimi tagli finanziari, smaltire i nuovi arrivati. Difficile per un governatore, un sindaco o un prefetto spiegare l’imposizione dell’accoglienza. Non si può liquidare come fottuti egoisti quanti sono chiamati a incessanti emergenze senza capire bene cosa lo Stato vuol fare. Quali sono le prospettive oltre l’affanno quotidiano. Detto questo, alcune Regioni hanno mostrato un senso di responsabilità altrove assente. La Sicilia, con tutti i suoi problemi, accoglie oggi il 21% dei rifugiati: quanto Lombardia (9%), Piemonte (5%), Veneto (4%) e Friuli (3%) insieme. Davvero la ricca Val d’Aosta, con un reddito pro capite di 36.800 euro contro i 15.500 della Calabria (che ospita il 7 per cento dei nuovi arrivati), è nell’«assoluta impossibilità» di accogliere 79 persone (una per Comune e tre nel capoluogo) perché, dice il presidente Augusto Rotlandin, ha già 62 ospiti?