di ROBERTA GREGORI
Per il secondo anno consecutivo, Giuseppe Fiorello ripercorre i teatri italiani con “Penso che un sogno cosi…”. La tournée, partita da Caserta il 7 novembre, arriverà in Sicilia, a Messina, a inizio gennaio 2015.
E’ uno spettacolo “meraviglioso” quello che Giuseppe Fiorello porta nei palcoscenici italiani da più di un anno. E il merito è di tanti fattori. Un testo brillante, scritto dallo stesso Fiorello insieme a Vittorio Moroni, un filo conduttore sapientemente accordato dalla regia di Giampiero Solari, il talento di Fiorello, nelle duplici vesti di attore e cantante, la bellezza delle canzoni senza tempo di Domenico Modugno e l’ accompagnamento delle musiche dal vivo dei maestri Fabrizio Palma e Daniele Bonaviri.
Fiorello rievoca se stesso bambino, quando era un “picciriddu” timido che si figurava il panorama di New York guardando alle raffinerie del petrolchimico della natìa Augusta, sorta vicina al sito della colonia greca di Megara Iblea, baia degli dei, dove in passato c’ erano la sabbia rosa, la pesca, il commercio del sale e del sapone e poi la favola del lavoro “si futtio per sempre la natura”.
Ricorda l’ eccitazione per la festa patronale di San Giuseppe per la quale rientrava dagli Stati Uniti Joe Conforte, un compaesano emigrato nel ’37 che lì fondò il primo bordello legalizzato, per aggiudicarsi il bastone di torrone alto tre metri alla tradizionale vendita all’asta .
Racconta la sua vita, ricordando gli aspetti più intimi legati ai ricordi dell’infanzia e degli affetti familiari, e l’intreccia con quella di Modugno e dell’Italia di quel periodo, mettendo in scena storie che superano la dimensione personale. Storie che diventano situazioni di vita che interpellano lo spettatore per la loro universalità, dalla paura di rincorrere i propri sogni o preferire percorsi che appaiono più prudenti e semplici, al tema dell’occupazione e del ricatto tra salute o lavoro.
Fiorello accompagna per quasi due ore lo spettatore con il sorriso, senza alcuna drammaticità, in un viaggio in musica della Vita con le sue vicende, a volte dolorose, a volte liete.
TRAMA
“In questo spettacolo salgo a bordo del deltaplano delle canzoni di Domenico Modugno e sorvolo la mia infanzia, la Sicilia e l’Italia di quegli anni, le facce, le persone, vicende buffe, altre dolorose, altre nostalgiche e altre ancora che potranno sembrare incredibili.
Attraverso questo viaggio invito i protagonisti della mia vita ad uscire dalla memoria e accompagnarmi sul palco, per partecipare insieme ad un avventuroso gioco di specchi.”
Giuseppe Fiorello
SCHEDA
Di: Giuseppe Fiorello e Vittorio Moroni
Musiche: musiche eseguite dal vivo da Fabrizio Palma e Daniele Bonaviri
Regia: Giampiero Solari
Interpreti: Giuseppe Fiorello
A MESSINA
Teatro Vittorio Emanuele dal 7 all’11 gennaio 2015