Ecco l’interrogazione presentata in Parlamento sul caso della ripartizione dei 31 miliardi di fondi comunitari con un evidente squilibrio a favore delle aree più ricche.
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Per Sapere:- premesso che:-
Il quotidiano Il Sole 24 ore del 20 febbraio scorso riporta i termini dell’accordo “tra il Ministero per la Coesione territoriale e le Regioni per la ripartizio¬ne degli oltre 31 miliardi di euro assegnati all’Italia con i fondi strutturali europei per il 2014-2020”;
guardando i dati, colpisce che le ‘Regioni più sviluppate’ ottengono tutte, ma proprio tutte, un forte incremento finanziario rispetto alla precedente programmazione. E così all’Emilia Romagna vengono assegnati 321 milioni di euro in più, alla Lombardia 607, al Piemonte 253, al Veneto 245. E così per tutte le altre regioni del centro-nord;
osservando le ‘Regioni meno sviluppate’, tutte del sud, troviamo che la Basilicata arrivi ad ottenere un notevolissimo incremento di fondi pari a 433,5 milioni di euro in più rispetto al 2007/2013, la Campania ne ottiene 53 e la Sicilia 73, milioni.
Alla Calabria, regione che ha un disperato bisogno di investimenti e risorse per la crescita economica e lo sviluppo del territorio, della ripartizione dei trentuno miliardi non viene assegnato nemmeno un euro in più, rispetto alla programmazione 2007/2014;
-Quali siano state le ragioni che hanno portato la Calabria ad essere esclusa dalla nuova e migliorativa ripartizione dei Fondi comunitari per il 2014-2020, ben sapendo che a fronte di 5 regioni in forte ritardo nello sviluppo, ben 3 ottengono più risorse finanziarie rispetto al periodo 2007-2013, ma due (tra cui la Calabria) non ottengono nulla.
-Quali siano le responsabilità della Regione Calabria che utilizza i fondi comunitari in modo del tutto insoddisfacente e davvero preoccupante in un periodo di gravissima crisi economica e sociale che l’attraversa.
On. Nicodemo Nazzareno Oliverio