“Mediterranean Darkness” è il titolo della mostra fotografica che il MACRO Museo d’Arte Contemporanea di Roma ospiterà fino al 20 settembre 2015. Autore delle opere esposte è Francesco Francaviglia, fotografo tra i più interessanti dell’attuale panorama italiano, vincitore tra l’altro del premio FIAF 2014 ed ospite lo scorso autunno presso la Galleria degli Uffizi di Firenze che per la prima volta, con il lavoro “Le Donne del Digiuno” di Francaviglia, apre le porte ad una personale di fotografia.
Dopo “Le Donne del Digiuno”, dedicata alla memoria delle stragi mafiose di Capaci e Via D’Amelio, che ha riscosso numerosi riconoscimenti, oltre al grande successo di pubblico e di critica, il suo nuovo lavoro “Mediterranean Darkness”, in esclusiva per il Macro, ne raccoglie il testimone con una serie di ritratti di “Gente di Palestina, Migranti e Donne del Digiuno”, per raccontare attraverso i volti e l’oscurità che li circonda le mille insanabili contraddizioni dei popoli che si affacciano sullo stesso mare. Quel Mediterraneo diventato ormai testimone di enormi atrocità e tuttavia luogo da cui non si può prescindere per una possibile salvezza.
La mostra è stata presentata alla presenza del Sostituto Procuratore Nazionale Franca Imbergamo che, nel testo di introduzione alla mostra, tra l’altro, scrive: “C’è un convitato di pietra in ogni foto ed è la Giustizia, cercata da tutti i protagonisti dei ritratti, umiliata da chi li ha costretti alla fuga o alla sopravvivenza nell’inferno dei territori in guerra o ancora imperiosamente richiesta dal coraggio della rivolta delle donne del digiuno. Non si può eludere il tema, Giustizia e Verità sono le domande che i volti ritratti ci pongono e le nostre sono, sino ad oggi, risposte incomplete, perdenti. Ma la Giustizia calpestata non è quella dei Tribunali. Sbaglia chi pensa di poter delegare alla repressione penale la soluzione di problemi che riguardano direttamente la sopravvivenza della Democrazia e la gestione di fenomeni migratori di portata biblica. Guerre, carestie, soprusi, mafie impongono scelte di civiltà più alte dei muri fisici e ideali che le politiche della repressione stanno erigendo. Nonostante la minaccia terribile del terrorismo di matrice islamista, anzi proprio in ragione della sua tenebrosa espansione, è necessario riaffermare il primato della civiltà dei diritti umani universali per non perdere una sfida a dir poco epocale. La pace e il riconoscimento della dignità umana sono l’unica, purtroppo difficile, soluzione. Il Mediterraneo ha visto nascere grandi civiltà e le ha viste anche morire. Adesso dobbiamo scegliere… i ritratti di Francesco Francaviglia raccontano, a chi vuol capire, quale sia la posta in gioco e forse indicano l’unica strada percorribile.”
E ancora il fotografo Mustafa Sabbagh: “I volti consci dei Migranti, della Gente di Palestina, delle Donne del digiuno contro la mafia disegnano mappe geografiche di rughe e di cicatrici, di kefiah che rivendicano appartenenza e di t-shirts che vogliono nasconderla, di occhi chiusi e di occhi fieri, occhi che ricordano e che desiderano dimenticare. … Ciò che sento nel moto perpetuo costruito da Francesco sono silenzi, singhiozzi e singulti, distorsioni electro e suoni ancestrali, climax ascendenti e discendenti come onde, ritmi ipnotici come marce militari e archi pacificatori come canti antichi. Il Mediterraneo contamina Oriente e Occidente della stessa acqua, e li ammanta degli stessi abissi; il miracolo umano è riuscire ad emergere dagli abissi, ognuno con una propria storia da raccontare, scritta nel volto, nata nel mare.”
In occasione della mostra, promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo di Roma – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e organizzata dall’Associazione Officine Blu con il sostegno dell’Associazione Officine Fotografiche Roma e dello IED Firenze, l’editore BAM (Bottega Antonio Manta) pubblica, in edizione limitata e numerata, il libro FRANCESCO FRANCAVIGLIA MEDITERRANEAN DARKNESS, che contiene anche una stampa inedita FineArt autografata dall’autore e il QR code per il free download del sound project della mostra. Il libro, a cura di Franca Imbergamo, include testi di Luisa Morgantini già Vice Presidente del Parlamento Europeo, Salvo Palazzolo giornalista de La Repubblica, Lirio Abbate giornalista de L’Espresso, Prof. Fulvio Vassallo Paleologo avvocato Clinica Legale per i Diritti Umani Università di Palermo, Augusto Pieroni storico e critico d’arte contemporanea e del fotografo Mustafa Sabbagh. Il “libro d’artista” sarà disponibile all’interno del bookshop del MACRO o prenotabile tramite il sito francescofrancaviglia.com.