A fronte del persistere di servizi giornalistici nei quali si parla di “medici furbetti” l’Azienda Ospedaliera Antonio Cardarelli ribadisce con forza l’assoluta mancanza di qualunque fondamento di verità alla base delle notizie che parlano di “falsi certificati di malattia”. Dalle verifiche effettuate, fondate su dati certificati e verificabili, i medici in malattia sono attualmente 33 dei 739 in organico. Di questi 8 sono affetti da patologie gravi e croniche o sono risultati positivi al Covid-19.
Nessuna anomalia è stata riscontrata  anche in merito alle certificazioni di malattia di tutto il personale, non solo medico, con tassi di assenza che sono perfettamente in linea con tutti gli altri mesi dell’anno.
Al fine di tutelare l’immagine dell’Azienda ospedaliera, dei dipendenti (medici e non) che con dedizione e coraggio sono a lavoro la direzione strategica ha dato mando ai propri legali di avviare le dovute contestazioni e di agire in tutte le sedi opportune contro chi ha diffuso e diffonderà notizie non verificate e non corrispondenti a verità e nei riguardi di chi ha contribuito a determinare di fatto un allarme sociale estremamente pericoloso, ancor più nel pieno dell’attuale diffusione pandemica del virus. «Non permetterò a nessuno – ribadisce il direttore generale Giuseppe Longo – di gettare fango sulla nostra Azienda e sulla nostra sanità».
“Esprimo a nome mio personale e di tutta l’associazione il massimo sostegno ai colleghi dell’ospedale Cardarelli di Napoli che da anni sono in trincea. Da sempre denunciamo le gravi carenze in cui sono costretti ad operare. Solo oggi, con una pandemia in atto, ci si ricorda del ruolo insostituibile dei medici e di tutto il personale sanitario. Fino a ieri eravamo bersaglio delle più efferate aggressioni in corsia e nei Pronto Soccorso per non parlare delle numerose liti temerarie contro la classe medica”.
Ad affermarlo è Vincenzo Bottino, vicepresidente nazionale dell’Acoi – Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani, che aggiunge:
“Respingiamo al mittente tutte le critiche che ci sono piovute addosso. Come ha già avuto modo di spiegare la direzione sanitaria del Cardarelli, i medici in malattia sono 33 e non 249 come emerso da notizie di stampa”.
“In questo momento, tutto serve tranne che le divisioni. Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris si scusi pubblicamente e venga nei reparti a vedere di cosa abbiamo bisogno invece di definirci vigliacchi da licenziare”, conclude la nota.