La festa continua fino a tarda notte a Matera, da ieri capitale della cultura europea. Migliaia di persone in Piazza Vittorio Veneto, un segnale importante la partecipazione. Un momento significativo per un’intera città e per un’intera regione come è stato sottolineato, nello scenario suggestivo tra di San Pietro, dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Siamo nella città dei sassi che, nel dopoguerra immediato, teneva insieme la sua struggente bellezza e condizioni di povertà estrema. La stessa Matera è la realtà che l’Italia oggi offre all’Europa per mostrare come la propria storia, anche la più antica, possa aiutarci ad aprire le porte di un domani migliore”.

Mattatore della giornata, Gigi Proietti, che ha aperto “Il libro dei sogni” di una comunità che si è riscattata dopo tanto tempo. Poi sul palco è salito il maestro Stefano Bollani che ha suonato con tante bande che erano presenti in città. Poi è arrivato il momento di un lucano, amato da tutta la Basilicata, e non solo: Rocco Papaleo che ha cantato Basilicata on my mind.

Centotrentuno sindaci erano presenti nella cerimonia di ieri mattina alla cava del Sole. Ed erano presenti tante autorità, dal sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, per il quale Matera rappresenta un po’ l’apripista di una regione di un Sud che vuole il suo riscatto. “Matera è l’occasione per far ripartire il Sud – ha detto il premier – abbiamo un piano di investimenti molto articolato e complesso. Siamo concentrati e determinati ad attuarlo. Nei prossimi giorni ci saranno i decreti che faranno partire a cabina di regia che coordinerà gli investimenti. Creeremo una struttura tecnica di 300 professionisti per la progettazione. Ci sono tante cose da fare: la messa in sicurezza del territorio, il riammodernamento delle infrastrutture. Siamo veramente molto determinati”.