Non possiamo inventare una legislazione speciale per i massoni”. Lo ha detto il gran maestro del Grande Oriente d’Italia, Stefano Bisi che a Palermo ha incontrato la stampa all’interno di un tempio massonico, in seguito al sequestro degli elenchi delle logge massoniche disposto lo scorso primo marzo dalla commissione parlamentare Antimafia. “Le inchieste le fanno i magistrati e andranno avanti. Se io fossi chiamato dai magistrati delle Procura non mi esimerei. In questo caso e’ la Commissione antimafia che non ha questi poteri dato che riunisce il potere politico e il potere giudiziario. Secondo me, nel caso del sequestro degli elenchi, e’ andato oltre i propri limiti”.à La Commissione in questi mesi ha ascoltato il procuratore aggiunto di Palermo, Teresa Principato titolare delle indagini sulla cattura del latitante Matteo Messina Denaro e del coinvolgimento di pezzi della Massoneria nella copertura della sua fuga. Nei giorni scorsi, il 21 marzo, il fondatore di Libera, don Luigi Ciotti, aveva parlato dei legami tra la ndrangheta e la Massoneria. “Ho parlato con Don ciotti – ha detto Bisi – e spero di poterlo incontrare, l’ho sempre considerato un simbolo della lotta alla criminalita’ organizzata ma non si puo’ fare di tutta l’erba un fascio. In commissione ci e’ stato detto che a Castelvetrano, citta’ di origine del latitante Messina Denaro ci sono troppi massoni. Li’ c’e’ una sola loggia composta da 25 fratelli che hanno reso pubblico i loro elenchi. Ad Agrigento in questi mesi abbiamo sospeso un nostro fratello, su sua richiesta”.

Anche in Sicilia, stando ai numeri forniti da Bisi, sembra essere rinata una grande voglia di “grembiulini”. Sono 2300 gli iscritti in tutta l’Isola (terza per numero di adesioni dopo Toscana e Calabria), il 70 per cento in più rispetto a 25 anni fa, Palermo con 900, Messina con 400 e Catania con 300, i centri in cui il Grande Oriente conta più associati. Con un’età media che si è molto abbassata, tanti i trentenni, tutti i ceti e le professioni rappresentanti, anche molti disoccupati, e una grande richiesta di iscrizione veicolata dal web.