di LAURA BERCIOUX
“Scende in campo” per la squadra azzurra Massimo D’Alessandro, giornalista, corrispondente del Guerin Sportivo da Napoli,conduttore a Radio Marte della fortunatissima trasmissione MarteSportLive e di Notte Azzurra. Con lui facciamo il punto del campionato nella giornata in cui la serie A si riposa lasciando il posto alla Nazionale di Conte.
Il Napoli è al terzo posto: Benitez è ancora l’uomo giusto per la squadra?
“Gli azzurri sembrano essere definitivamente scesi dalle montagne russe. I risultati ottenuti nelle ultime settimane (otto risultati utili consecutivi tra campionato ed Europa League) e la solidità difensiva ritrovata (un solo gol subito nelle ultime quattro uscite) non lasciano spazio ad interpretazioni: il Napoli c’è. E mai come negli ultimi tempi assomiglia al suo pluridecorato e sempre ambizioso condottiero. Benitez ha ora a disposizione una squadra che lo segue. La fase difensiva, finalmente, funziona. Quella offensiva va che è una meraviglia (Callejon capocannoniere e Higuain nervoso ma prolifico). L’agghiacciante notte di Bilbao è lontana. I fantasmi sono spariti. Resta ora da capire se agli azzurri sono la terza forza del campionato o se sono una delle tre forze”.
Il Napoli ha degli infortunati, il mercato di Gennaio è alle porte: chi prenderà De Laurentiis?
“Il grave infortunio al ginocchio, patito da Lorenzo Insigne proprio nel miglior periodo della sua carriera, è una brutta tegola. Ma il ragazzo è forte, giovane, ostinato e si rifarà…”anche se ha le spalle strette”. La finestra invernale di mercato sta per schiudersi. Il sostituto di Insigne il Napoli ce l’ha già: Dries Mertens. Ma occorre un’alternativa al belga e a Callejon. Io punterei su Alessio Cerci che non ha approcciato nel modo giusto con l’ambiente dell’Atletico Madrid”.
Alcuni sostengono che il Presidente continua ad investire poco danaro nella squadra e lo scudetto resta un lontano ricordo del Napoli di Maradona?
“Maradona e il Napoli dei tempi d’oro appartengono al passato. Sono trascorsi trent’anni da allora. Nel calcio è cambiato quasi tutto. De Laurentiis è secondo me il più bravo dei presidenti-imprenditori. Ciò che ha promesso ai napoletani in questi anni, ha mantenuto. Sfido chiunque a dimostrare il contrario. Il Napoli si autofinanzia oramai da anni e le sue potenzialità d’investimento sono legate al fatturato”.
Come si potrebbe fare il salto di qualità in Europa e in Campionato?
“Penso che il salto di qualità il club lo abbia già fatto. Il Napoli è una grande squadra. In Italia è temuto e rispettato. In Europa, grazie anche allo spessore internazionale del suo allenatore, ha un immagine invidiabile”.
Lei è tra gli ideatori e organizzatori della kermesse sportiva”Football Leader”, un’anticipazione sulla prossima edizione?
“Anche quest’anno ci saranno delle novità che sveleremo in primavera dopo il patentino da allenatore ad honorem consegnato a Lino Banfi… potrebbe esserci un’altra sorpresa”.
Voltiamo pagina: il suo giudizio sul sindaco? Cosa farebbe se fosse al suo posto e cosa non avrebbe fatto ?
“Napoli è una città bella e impossibile. De Magistris forse pensava di poterla cambiare con l’onestà e la generosità che gli riconosco. Troppo poco. E’ vero anche, però, che non c’è un solo sindaco che abbia veramente inciso in positivo nella storia di questa città. Per restare in tema, fossi stato in De Magistris avrei evitato di illudere i napoletani sulla questione stadio. “Entro la fine del mio mandato – disse – Napoli avrà un nuovo impianto”. Solo chiacchiere…”.