Antonio Marfella
Il problema biodigestore di Scampia costituisce circa non piu’ dello 0,0033 Kg/procapite/anno del problema rifiuti complessivo in Campania rispetto ai 1684 kg/pro capite anno del problema complessivo.
A livello regionale la intera partita dei biodigestori , con una raccolta dell’umido ferma al 3 % rispetto alla media del 15 % nazionale pesa per non più dello 0,045% del problema complessivo dei rifiuti e di certo, da medico Isde e competente igienista, è quello assolutamente meno pericoloso in termini di ricadute e pericoli sulla salute pubblica.
Rispetto ad esempio alla sola questione ceneri di Acerra che sarà oggetto presto di un mio intervento tecnico….pari a circa 0.022 kg/pro capite anno ma tutti tossici al cento per cento come amianto e dei quali oggi sappiamo il costo di smaltimento annuo pari a circa 27 euro a tonnellata con smaltimento quindi intraregionale…ma totalmente non trasparente ne conosciuto…..
Pertanto , l’impegno necessario per discutere di questo problema, dal momento che ne abbiamo ben altri ben più gravi, vedi rifiuti speciali, pari a circa 1250 kg/pro capite anno e amianto pari a circa 0,5 kg/pro capite anno ma con azione cancerogena certa al 100 per cento rispetto al ben misero impatto sulla salute pubblica di un biodigestore , specie per le mie misere forze deve essere per forza proporzionato al reale impatto potenziale sulla salute pubblica
ritengo infatti che il necessario impegno di approfondimento e di discussione dibattito debba essere correttamente proporzionato all’impatto reale sul problema rifiuti ….specie in occasione di sant’antonio…….vi auguro buon lavoro……per quello che serve….