di Antonio Marfella*
Apprendo stamattina, sabato 8 novembre 2014 e sempre da Il Mattino (che non vede l’ora di potere butttare benzina sul fuoco della presenza di camorristi ad Acerra), che ieri sarebbe stata messa una bomba carta sotto il garage della casa del sindaco di Acerra, Raffaele Lettieri, spaventando non solo il sindaco ma anche ovviamente l’intera famiglia.
Nell’esprimere la mia immediata e totale solidarieta’ al sindaco Lettieri, mi rendo disponibile a qualunque manifestazione concreta di solidarieta’. La camorra esiste, esiste ed opera da anni anche ad Acerra, condizionando la vita civile ed amministrativa della citta’ come della regione Campania, ma non c’era di certo al presidio contro l’incenritore….Anzi, l’attentato al sindaco fatto adesso e non prima, conferma totalmente la mia ipotesi di lavoro e di combattimento: volevano gli scontri all’inceneritore per massacrare i ragazzi, le mamme come il 29 agosto 2004 per potere poi procedere, con un esercito massacrato, alle vere azioni camorristiche che sono appunto le concessioni dell’inceneritore ma soprattutto degli impianti supertossici dell’Atr (ancora piu dell’incenritore)
L’avviso per tutti gli acerrani oggi e’ quindi: non pensate che ad Acerra siano tutti meravigliosi ragazzi e mamme coraggio…..ad Acerra esistono da decenni, e sono i piu ricchi tra voi, persone pericolosissime che, per fare soldi, non esitano ad uccidere i propri figli ed il proprio territorio
Occorre rimanere uniti e comprendere che le battaglie sono durissime, rischiose e che devono rischiare i combattenti e non le donne ed i ragazzi. Io mi rendo disponibile anche ad incontrare le mamme di Eboli e a spiegare bene loro i motivi della lotta di Acerra per ottenere la importante unita’ tra madri della Campania
Contro la camorra che anche oggi vuole dominare, come gia domina la politica e l’impiantistica in Campania da decenni
Dalla pagina Facebook di Antonio Marfella