Duro botta e risposta fra il candidato della lista Mo, Marco Esposito e Julienews per un articolo pubblicato ieri. Riportiamo l’articolo scritto da Pino Valerio e la risposta di Esposito.
L’articolo di Pino Valerio su Julienews
Oggi scopriamo uno dei candidati alla Regione Campania. Marco Esposilo, classe 1963 con una mente riconosciuta a livello internazionale e giornalista di spicco della stampa che conta, è da sempre un esperto di economia. Per anni ha raccontato impotente le dinamiche disastrale del Mezzogiorno ed ha capito che così si poteva ricavare qualcosa dalla politica. Mentre Marco Esposito raccontava del Mezzogiorno depauperato e in difficoltà, si accingeva allo stesso tempo a prestare il fianco tramite l’illustre giornale di Caltagirone alle relazioni stilate da coloro che tracciavano una fotografia strampalata del Mezzogiorno senza mai muovere un dito per risollevare il SUD. Sarà per questo che ha deciso di entrare in politica senza però ricavare una elezione di merito, ma sempre di nomina. Infatti dal suo profilo riportato su Wikipedia, Marco Esposito si presenta nella sua ormai vecchia qualità di responsabile per il Mezzogiorno dell’IDV di Antonio di Pietro come proponente di cinque emendamenti per la finanziaria regionale 2010 della Campania su nucleare, acqua pubblica, rc auto, bonus occupazione e bollette sociali. Tutte approvate cosi come si evince dal suo altro profilo fatto di premi e riconoscimenti sul Mezzogiorno addirittura ben visti dagli americani. Peccato però, che la battaglia sul nucleare é stata portata avanti dal Movimento 5 Stelle, cosi come la battaglia sull’acqua pubblica ha visto protagonista il professore Lucarelli mentre sulla RC auto non si sono visti grossi risultati per i campani che pagano le tariffe più alte in Italia mentre il bonus occupazione non è dato
rilevarlo in una regione che perde dal 2010 ad oggi posti di lavoro, in nero e non. senza nemmeno più il reddito di cittadinanza. E le bollette sociali? Di bollette non ne sappiamo niente, ma sappiamo quanto il buon Marco Esposito ami stampare fogli di carta straccia che l’hanno definito il “falsario” del Comune di Napoli.
FALSARIO DI NAPO – 2011 : l’assessore al commercio del comune di Napoli. Marco Esposito, lancia il Napo. «// Wapo é sempre buono». Con questo slogan II Comune dì Napoli lancia la sua «moneta» (che in realtà è un «buono sconto al portatore») che ha l’obiettivo di contrastare la crisi economica e favorire le vendite. I Napo. che dal Comune dì Napoli sono stati realizzati a costo zero, saranno distribuiti negli alberghi, osteiti e B&B dal prossimo 8 dicembre, il 13 dicembre agli sportelli Urp del Comune Giovedì ci sarà il lancio ufficiale. Attualmente sono stati stampati 10 milioni in Napo e si arriverà a 70 milioni nel 2013 per un giro di «scambi» stimato dì 640 milioni dì Euro. Una genialata degna dei migliori falsari di Forcella che non ha avuto seguito. Chissà perché? Questo è quanto ha lasciato Marco Esposito al Comune di Napoli. L’assessore al Commercio che ha proposto nella sua esperienza amministrativa i soldi del Monopoli per combattere, pur favorendo, la crisi che oggi è visibile sotto gli occhi di una città in crisi.
“MO” CHE FACCIAMO? – Dopo essersi accreditato in lungo e largo come responsabile del Mezzogiorno, del commercio e dell’economia brigante. Marco Esposito intraprende la sua avventura come candidato alla Regione con il suo nuovo movimento “MO” nato dalle fallimentari esperienze nell’lDV ed al comune di Napoli. La lista è già al 2.5% come recita il sondaggio commissionato dal suo Mattino a vari istituti di statistica. Certo la strada é già in discesa, ma siamo sicuri che Marco Esposito finalmente riuscirà a strappare un posticino in Regione Campania per proporre direttamente emendamenti che risolleveranno la regione senza l’ausilio del metodo Monopoli? E pensare che da Forcella hanno già fatto sapere che il suo paracadute politico sarà un posto Ira i falsari di Euro… questo si che sarebbe un passo in avanti. Altro che Napo!
La risposta di Marco Esposito:
Il link lo hanno tolto. Ecco intanto la mia risposta: Tanti errori e una calunnia in un articolo solo. Accusare qualcuno di un reato da codice penale, come di essere un falsario, merita come sola replica il ricorso alle vie legali, che valuteranno gli avvocati.
Ma le inesattezze e le allusioni volgari contenute nell’articolo di Julie sono davvero tante. Ecco quelle più evidenti:
1) è vero che in qualità di responsabile Mezzogiorno di Italia dei valori ho proposto cinque emendamenti alla finanziaria regionale 2010 della Campania, tutti approvati; non vedo quale responsabilità abbia se la giunta regionale eletta nel 2010, da me avversata, non abbia dato seguito ai provvedimenti;
2) sul nucleare e sull’acqua pubblica Italia dei Valori sempre nel 2010 è stata promotrice dei referendum poi vinti nel 2011 e sono orgoglioso di aver fatto parte della Giunta che con Abc ha trasformato le norme sull’acqua pubblica in fatti;
3) sulla Rc auto, da assessore al Comune di Napoli, ho promosso e realizzato il primo luglio 2012 la convenzione Rca Napoli Virtuosa, primo caso in Italia di convenzione di un ente locale in favore dei cittadini sottoscritta da una controparte assicuratrice, con effetti di calmiere sul mercato;
4) il Napo – buono sconto e non falsa moneta circolante – è stata un’iniziativa a costo zero di promozione degli acquisti sul territorio di Napoli della quale si è occupata la stampa internazionale, con servizi televisivi persino sulla tv di Stato di Pechino: assurdo sostenere che il Napo abbia «favorito» la crisi;
5) delle attività di assessore al Comune possono essere ricordate iniziative di promozione imprenditoriale (Vulcanicamente) che hanno fatto di Napoli un’eccellenza nelle start-up; processi di regolarizzazione delle posizioni dei mercatali; incremento di gettito a tariffe invariate del gettito da occupazione suolo pubblico (dati certificati dalla Corte dei conti) e molto altro, operando sempre in un contesto difficile;
6) da candidato presidente con la lista civica MO! non ho certo scelto la strada più agevole per «strappare un posticino in Regione Campania»: se l’autore dell’articolo si fosse informato sul sistema elettorale, infatti, saprebbe che perché il candidato presidente sia eletto deve classificarsi primo o secondo, ovvero dovrei battere Caldoro, De Luca o entrambi, risultato al quale punto ma di sicuro non agevole data la sproporzione di mezzi in campo; perché invece un candidato nella lista civica MO sia eletto – e io non sono nella lista per non fare concorrenza ai miei candidati – è sufficiente il 3% ovvero un risultato certamente alla nostra portata.
Impegnarsi senza alcun tornaconto personale per il bene di tutti, persino di chi ha scritto un tale articolo, sorprende chi è convinto che esistano solo cattive persone. E invece la maggioranza dei campani è fatta di persone oneste, combattive, che non si arrendono. Che non hanno nulla da nascondere o di cui vergognarsi. E che MO hanno persino una lista da votare, pe non darla più vinta ai trafficanti di consenso.