Il MoVimento 5 Stelle chiude il 2018 con 4 espulsioni. Si tratta di due senatori uno dei quali è il comandante De Falco è di 2 parlamentari. “Nessuno è indispensabile”, dice Di Maio. “E’ un provvedimento sbagliato e nel merito incostituzionale”, replica De Falco che risponde così all’espulsione per reiterata violazione del codice etico sancita dai probiviri dei 5 Stelle. Il senatore paga il voto contrario sul Decreto sicurezza e l’astensione al voto di fiducia sulla manovra. “Chi non sostiene il contratto di governo è fuori”, decreta sui social è il capo del Movimento, Di Maio. “Il rispetto degli elettori viene prima di tutto, anche a costo di andarcene tutti a casa”. Oltre all’ufficiale di Marina sono stati espulsi anche il collega De Bonis. Chi ipotizza, invece, le dimissioni da parlamentare sono i deputati Giulia Moi e Marco Valli.

Da definire la posizione delle altre senatrice dissidenti, come la Nugnes. mentre riesplode il dissenso interno. Altri 9 onorevoli stanno chiarendo intanto l’assenza al voto sulla manovra, come chiesto dal direttivo 5 Stelle C’è poi la questione del doppio mandato, regola cardine del Movimento che indiscrezioni giornalistiche davano per quasi abolito. “Il limite massimo di due mandati non si tocca né ora né mai”, smentisce secco Di Maio.