Fatti i candidati, si torna in campagna elettorale. Pronto a un confronto TV: è la sfida che Di Maio rinnova Renzi, ma solo se sarà davvero candidato premier chiarisce stavolta il movimento. I Cinquestelle calano intanto ufficialmente la carta della società civile, con la presentazione dei nomi per i collegi uninominali. “Il nostro obiettivo è andare al governo e andarci con una squadra di persone che conoscono i problemi degli italiani e si mettono al lavoro per risolverli”, spiegano gli uomini di Grillo. Nell’elenco ci sono professionisti, accademici, giornalisti, sportivi come il due volte medaglia d’oro Domenico Fioravanti. C’è l’economista simbolo dei Cervelli in fuga, Lorenzo Fioramonti. A sfidare Gentiloni a Roma ci sarà Angelo Cirulli, descritto come un risparmiatore truffato dal Decreto Salva banche. “Ora sarà difficile darci degli incompetenti”, dice Di Maio. Ma a meno di 2 ore dalla presentazione delle liste scoppia il caso  dell’ammiraglio Veri, il primo candidato ad essere presentato e il primo a ritirarsi perché è incompatibile la carica di consigliere comunale ad Ortona eletto con una lista collegata col PD. Una notizia che scatena subito i sospetti sui controlli dei nomi. Di Maio gioca per questo d’anticipo e annuncia che oggi saranno resi noti i dati delle parlamentarie. Mentre torna a Londra anche per assicurare l’Europa: “Non lasceremo l’Italia nel caos”.