Il terreno, l’aria, le acque sono sempre più inquinate e così le nostre vite. In ogni sua forma, l’inquinamento, ha ripercussioni negative, fino alla patologia e addirittura alla morte, sia sull’ambiente che negli esseri umani che lo abitano. Eppure molto si può fare, a cominciare da una maggiore consapevolezza.
Discutere di questi problemi diventa fondamentale e un’occasione importante è il convegno dal titolo “L’uomo, il cittadino, il lavoratore e l’inquinamento” che si terrà sabato 19 ottobre a Catania. Organizzato dalla segreteria provinciale di Catania del sindacato Confsal, dal Centro Medico Le Zagare e dall’associazione di consumatori U.Di.Con sarà moderato dall’inviato de La Sicilia Mario Barresi, a partire dalle ore 9,30, al Catania International Airport hotel, via S. Giuseppe la Rena, 94, Catania.
Sindacalisti e medici insieme si fanno promotori dell’avvio di una discussione ampia e articolata che merita di essere affrontata da tutti i punti di vista: medico, scientifico, datoriale, sindacale, politico e dei consumatori. È proprio questo l’obiettivo che si pongono Confsal, Centro medico le Zagare e U.Di.Con.
Ecco perché è ampia e variegata la platea di ospiti che interverranno, da medici a sindacalisti passando per le autorità politiche. In Italia sono 45 i Sin (Siti di interesse nazionale per le bonifiche), di cui ben 4 in Sicilia (Biancavilla, Gela, Milazzo e Priolo) e qui i tassi di mortalità e morbilità, la frequenza percentuale di una malattia in una collettività, sono più alti della media nazionale e regionale. I dati dimostrano una stretta correlazione tra inquinamento ambientale e patologie tumorali maligne e respiratorie con un preoccupante aumento anche delle malformazioni congenite di vari apparati, urinario e genitale in particolare.
L’uomo, il cittadino, il lavoratore, si trova al centro di questa catena. È parte attiva nel processo di produzione e passiva nel suo utilizzo.
Apriranno i lavori i saluti degli organizzatori, il segretario provinciale Confsal Santo Torrisi e Sabatino Dinoto, ginecologo e direttore sanitario del Centro medico le Zagare, e del sindaco di Catania, Salvo Pogliese.
Il primo degli interventi sarà quello di Luigi Montano, UroAndrologo napoletano che spiegherà un nuovo modello di valutazione di impatto ambientale e di prevenzione per le aree a rischio del mondo a partire dalle problematiche della cosiddetta Terra dei fuochi. Dopo, un intervento di Eliana Torrisi, segretario del sindacato Fna di Catania. Seguendo la scia del ‘siamo quello che mangiamo’ non mancherà l’intervento della nutrizionista Elena Guidotti “Inquinamento e cibo nell’era omica”. Subito dopo sarà la volta del presidente nazionale dell’associazione di consumatori U.Di.Con, Denis Nesci “Inquinamento e azioni a tutela dei cittadini. Sarà dunque il momento delle cariche politiche: l’assessore alla sanità del comune di Catania, Giuseppe Arcidiacono, il sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno e l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone.
Dopo la pausa pranzo i lavori riprenderanno con l’intervento dello pneumologo e allergologo Giovanni Cannaò “L’aria che respiriamo” e del responsabile regionale del settore startup di Unicoop Sicilia, Toni Agnello. Il ginecologo Sabatino Dinoto e l’andrologo-endocrinologo Giuseppe Sidoti si soffermeranno invece sulle ripercussioni dell’inquinamento sugli apparati riproduttori femminili e maschili con l’intervento “Inquinamento e infertilità nella donna e nell’uomo”. Sarà presente anche Maria Mamone, segretario nazionale Snalv, Confsal per mettere l’accento sul “Ruolo della contrattazione tra inquinamento e lavoratori” e il genetista Sebastiano Bianca. La conclusione del convegno sarà del vice segretario nazionale Confsal, Cosimo Nesci.