Non solo porte sbarrate ai musulmani che vogliono entrare negli Stati Uniti. Anche “chiudere Internet in alcune aree del mondo” per impedire il proselitismo online dei terroristi. E, poi, moschee americane sotto sorveglianza. Il giorno dopo la sua sortita mozzafiato, incostituzionale e in contrasto con le norme del diritto internazionale – vietare l’ingresso in America a tutti i musulmani fino a quando il Paese non sarà davvero al riparo dal terrorismo -, Donald Trump viene sepolto da critiche e accuse: prendono le distanze tutti gli altri candidati repubblicani alla Casa Bianca, da Jeb Bush a Ted Cruz, e anche il nuovo leader conservatore al Congresso, Paul Ryan (che, però, dice che voterà Trump se il magnate vincerà le primarie). Obama: illegale e anticostituzionale, non può essere candidato. Critiche anche da Europa e Paesi islamici.