La Basilicata avra’ il suo ”reddito minimo di inserimento”, finanziato con fondi regionali, statali e comunitari e con i diritti di sfruttamento del petrolio: lo ha deciso la notte scorsa il Consiglio regionale, approvando a maggioranza (undici voti a favore, sette contrari e un astenuto) la manovra di assestamento del bilancio 2014.
Il reddito minimo di inserimento e’ stato istituito per soccorrere ”soggetti svantaggiati e molto svantaggiati, anche allo scopo di incentivare la mobilita’ sociale, contrastare la rarefazione del lavoro e affrontare il tema delle vecchie e nuove poverta”’, ha spiegato l’ufficio stampa del Consiglio.
La manovra – grazie alla quale le risorse disponibili sono passate da 3,7 a 3,9 miliardi di euro – contiene numerosi provvedimenti e stanziamenti, fra i quali 400 mila euro per gli alluvionati del 2013; la ”stazione unica appaltante per lavori, servizi e forniture della Regione, che fungera’ anche da ‘centrale di committenza’ degli enti e delle aziende sanitarie; la ”deroga al blocco delle assunzioni del personale del servizio sanitario regionale” per il servizio di emergenza-urgenza; l’avvio di un ”sistema aeroportuale integrato”, rafforzando le relazioni con vari scali campani e pugliesi e valorizzando le piste lucane; possibilita’ per nuove autorizzazioni per impianti di smaltimento, trattamento e recupero dei rifiuti e ampliamento delle discariche di rifiuti solidi urbani.
(Ansa)