‘E’ sicuramente necessario incidere sulla prescrizione, ma anche prevedere meccanismi che stimolino le collaborazioni, proprio come succede per la mafia. Servono norme ostacolo per la contabilita’ delle imprese come un rafforzato falso in bilancio. Bisogna rafforzare la norma sulla corruzione tra privati. Un sistema penale che non funziona rappresenta il piu’ grosso incentivo al ripetersi della corruzione, perche’ non espelle dal sistema i soggetti corrotti e non rappresenta una contro spinta sul piano psicologico per non delinquere”. Lo afferma Raffaele Cantone, presidente dell’Autorita’ Anticorruzione, in un’intervista a Repubblica.
”L’Authority oggi ha poteri ispettivi, ma non sanzionatori, che invece sono assolutamente necessari per rendere effettivi i controlli”, dice Cantone. ”La legge Severino prevede una serie di obblighi per le pubbliche amministrazioni, da quello di dotarsi di piani anticorruzione, al rispetto delle regole di trasparenza negli appalti. Noi svolgeremo la vigilanza, ma poi bisogna sanzionare in modo adeguato chi non rispetta gli obblighi stessi”. ”La cattiva burocrazia e’ la madre della corruzione”, che e’ ”uno dei mali peggiori della nostra democrazia”, osserva Cantone, secondo cui tuttavia ”l’Italia e’ redimibile”. La lotta contro la corruzione ”e’ dura e non puo’ essere vinta ne’ in 6 mesi, ne’ in 2 anni, ma l’obiettivo e’ di provare a invertire il trend, cioe’ creare le condizioni perche’ il fenomeno regredisca a condizioni fisiologiche, al livello delle societa’ occidentali evolute”. (ANSA).