Il 2 dicembre 2014 si terrà, presso il tribunale di Catanzaro, l’udienza d’Appello per il ritorno dei resti di Giuseppe Villella a Motta Santa Lucia (CZ).
Il Comune di Motta Santa Lucia (CZ) e il Comitato Tecnico-Scientifico “No Lombroso” hanno vinto la battaglia legale contro il museo “Lombroso” dell’Università di Torino.
I resti di Giuseppe Villella dovranno essere restituiti al suo paese natale per ordinanza del Tribunale di Lamezia Terme del 3 Ottobre 2012. Le azioni del Comitato “No Lombroso” proseguiranno finché l’ultimo reperto umano presente presso il museo non avrà ricevuto degna e cristiana sepoltura.
I fatti, così come li divulgava Lombroso al grande pubblico, risalgono al 1870 quando lo scienziato durante l’autopsia del corpo di Villella fece la “sensazionale scoperta” della fossetta occipitale mediana, di un cervelletto a tre lobi e non due. Secondo lo scienziato sarebbe stata quella la prova “dell’atavismo criminale”, della presenza cioè di caratteri tipici dei primitivi scomparsi nell’uomo moderno. Era la teoria della predisposizione biologica al crimine che diede inizio all’antropologia criminale e vide la pubblicazione il 12 gennaio 1871.