La riunione con i 29 consiglieri grillini, chiamati a scegliere i successori di Daniele Frongia e di Muraro, è breve. D’altronde, la trattativa portata avanti da Raggi al telefono sia con Grillo che con Davide Casaleggio si era già conclusa. E nelle 24 ore precedenti avevano fatto un passo indietro i tre più forti candidati per il ruolo di vice. Il presidente dell’aula consiliare Marcello De Vito, troppo vicino alla deputata Roberta Lombardi; Andrea Mazzillo, assessore al Bilancio fedelissimo di Raggi, inviso a Grillo e all’ala ortodossa; Massimo Colomban, assessore alle Parted-pate inviato a Roma dalla Casaleggio Associati, che si è sfilato per l’opposizione della sindaca. Le decisioni finali, frutto di un difficile compromesso con Grillo, rivelano la difficoltà dei 5 Stelle di attingere a una classe dirigente propria. Ad accomunare le nuove nomine, infatti, è un passato politico vicino al centrosinistra e, in particolare, a Romano Prodi.