La legge di Stabilità 2015 – scrivono Gaetano Stornaiolo e Salvatore Villani in un articolo che sarà pubblicato nel prossimo numero della rivista economica del Mezzogiorno dello Svimez – prevede (articolo 1, comma 20) per le imprese, dal 1° gennaio 2015, la deduzione totale dalla base imponibile lrap del costo dei dipendenti assunti con contratto a tempo indeterminato. L’impresa può considerare in deduzione, oltre alle voci forfettarie e analitiche relative al costo del lavoro, anche un ulteriore
importo «fino a concorrenza dell’onere sostenuto». Rispetto alle imprese con retribuzioni medie prese come riferimento nel nostro lavoro, le imprese del Nord e del Centro presentano ancora un margine positivo tra le
retribuzioni lorde medie (rispettivamente 31.730 e 28.544 eur°) e l’importo delle deduzioni forfettarie e analitiche concesse negli anni precedenti, per cui potranno trarre un beneficio fiscale nel caso di nuove assunzioni a tempo indeterminato; mentre per l’impresa-tipo del Mezzogiorno (con retribuzione lorda annuale pari a 25.564 euro) le deduzioni forfettarie e analitiche applicate negli anni precedenti hanno eguagliato l’importo della retribuzione lorda, per cui non potrà godere degli ulteriori benefici fiscali Irap. In questo modo, le imprese del Centro-Nord saranno maggiormente incentivate ad aumentare la domanda di lavoro, mentre quelle del Mezzogiorno avranno minore convenienza ad assumere. Va inoltre aggiunto che l’incremento automatico dell’aliquota Irap, previsto per le Regioni soprattutto meridionali sottoposte a Piani di rientro dai deficit sanitari, riduce ulteriormente la crescita della domanda di lavoro.
Quanto alla riduzione del cuneo fiscale per le assunzioni a tempo indeterminato, l’azienda viene esonerata dal versamento dei contributi previdenziali (esclusi Inail) fino a 8.060 euro annui; nelle imprese del Centro-Nord i nuovi incentivi sono superiori a quelli ottenuti in base alle leggi precedenti, mentre nelle imprese del Mezzogiorno la decontribuzione totale degli oneri sociali (100% contributi Inps e Inail) arrivava a circai 360 euro. Inoltre, l’obbligo di finanziare la decontribuzione degli oneri sociali con i fondi europei assegnati e non impegnati dalle Regioni del Su dal 30 settembre 2014 peserà per 3,5 miliardi sul Mezzogiorno. In questo modo, la decontribuzione dei contributi sociali delle imprese del Nord sarà finanziata per tre anni da risorse del Sud.