DI FAUSTA TESTAJ’
TAOMODA 2020 ha ospitato anche il diaciannovenne chitarrista Jacopo Mastrangelo, divenuto popolare, suo malgrado, durante il periodo del lockdown per le sue esibizioni che avvenivano ogni giorno al tramonto davanti ad una p.zza Navona totalmente deserta e viste da tutto il popolo dei social e delle tv. Jacopo dalle mani della Presidente della Kermesse Agata Patrizia Saccone ha ricevuto il TAO AWARDS per la Musica
- Per te il Covid-19 è stata un’opportunità perchè suonando durante il lockdown ogni sera al tramonto in una p.zza Navona deserta , malgrado la tua volontà , sei diventato popolare tra il pubblico dei social e della tv ma come ti è venuta quest’idea?
R: E’ iniziata per gioco però poi si è duvulgata come una sorta di messaggio di speranza rivolto a tutti per fare ricordare di essere italiani, questo è riuscito e sono contentissimo, il covid, questo lockdown, tu hai detto che non è stato così tragico per me, ha portato pregi e difetti, un pregio è stato quello di fare apprezzare gesti semplici come una stretta di mano o un abbraccio, cose che prima si facevano con naturalezza senza più farci caso, è stato anche utile alla natura sotto casa mia io vedevo l’erba che cresceva tra i san pietrini e per me era un’emozione fantastica vedere questa cosa che ormai non succedeva più da tempo, ovviamente ha avuto anche i suoi lati negativi ed io ho cercato di aiutare per questo motivo.
- Tu hai fatto il classico hai conseguito già la maturità?
R: Si, ho preso già la maturità prima di quest’estate ne sono uscito con 78, quello del lockdown è stato un periodo dove non avevo per niente tempo libero perchè dovevo studiare per la maturità, stare a suonare ogni giorno e quindi esercitarmi sempre in più c’erano i giornalisti che mi chiamavano in continuazione ed io non avevo un momento libero ed avevo spesso attacchi di panico per questo perchè c’era troppa tensione da reggere adesso è tutto allegerito per fortuna.
- Tu non potevi prevedere questa grande popolarità riscossa ora ci stai facendo un pensierino sul fare il musicista o vuoi fare altro?
R: Non potevo assolutamente prevedere quello che sarebbe successo, diciamo che fare il musicista è un mestiere complicato quindi non saprei è una via che sicuramente intraprenderò o come hobby o come lavoro altalenante con l’università perchè ho deciso comunque d’iscrivermi alla facoltà di Economia e ovviamente continuerò a suonare studiando vediamo cosa succede e cosa mi riserva il futuro.
- Ma tu come hai vissuto il fatto di non poterti vedere con gli amici di non poter andare a scuola?
R: Ho sofferto molto soprattutto per la maturità che è un periodo che va vissuto insieme agli altri compagni di classe era molto complicato non vedere nè gli amici nè tutti i parenti è stato un periodo molto triste ho iniziato a suonare a p.zza Navona “Il tema di Deborah” del maestro E. Moricone perchè non mi andava di restare fermo sul divano, quando attorno a me stava succedendo quel che succedeva, senza fare niente , non c’è la facevo volevo dare un contributo.
- Tu aprirai e chiuderai la serata del Gala del TAOMODA ci puoi anticipare che brani farai?
R: Si, non potevo non aprire con “Il Tema di Deborah” di E. Moricone perchè lo suono sempre e chiuderò con “Sally” di V. Rossi con il quale, molto probabilmente collaborerò quando ricominceranno i concerti dal vivo, avendo il grande onore di aprirli.