Il 2013 è “l’anno della svolta generazionale” di un Paese che “è sempre stato raccontato al mondo come un paese non in grado di produrre una leadership – come capita nel resto del mondo – di 40enni”: così il presidente del Consiglio Enrico Letta nel corso della conferenza stampa di fine anno alla Camera. Il premier ha parlato di svolta “senza precedenti nella storia repubblicana italiana”. E ha aggiunto: “L’abbiamo chiesta, richiesta e auspicata per anni. Oggi è arrivata per il coraggio di molti – in primis per il coraggio del presidente della Repubblica che il 24 aprile scorso ha deciso di fare una scelta di svolta”. Oggi “questa generazione è messa alla prova e non può fallire” ha scandito Letta. Il quale ha promesso: “Farò la mia parte fino in fondo perché riesca questa svolta generazionale”. Per Letta “non è un fatto individuale, che riguarda un’unica persona, non si tratta di carriere individuali di singoli che stanno nelle istituzioni, ma qualcosa di cui il Paese aveva bisogno e coglieremo questa opportunità”. Il capo del governo si è impegnato soprattutto sul fronte del lavoro: “Attenzione a rompere il circolo vizioso della disoccupazione giovanile e dare ai giovani la possibilità di cogliere la loro opportunità”. Letta ha poi aggiunto: “Sono fermamente convinto che l’Italia ce la farà”.
Il 2013 è stato l’anno in cui “si sono create le condizioni perché le possiamo cogliere” nel corso del 2014. A partire dalla “svolta generazionale” e dalla “ritrovata stabilità e tenuta dei conti pubblici” ha detto Letta. Il capo del governo ha promesso “impegno a conservare come tesoro geloso gli avvenimenti di questo anno e anche gli errori e far sì che questi insegnamenti per l’anno prossimo arrivino e li possiamo cogliere”. Il premier ha accennato alle “turbolenze” seguite alle vicende processuali di Berlusconi, che hanno “fortemente condizionato” l’operato del governo. “Probabilmente tante cose avremmo potuto farle meglio ma penso che la cosa principale sia far sì che si riescano a cogliere per l’anno prossimo le opportunità che il 2013 ci ha lasciato”. A partire dalla “svolta generazionale” che è avvenuta e che “tutto il paese deve cogliere”, come all’estero è stata colta: “oggi la percezione che in questi 8 mesi l’Italia ha voltato pagina è una grande opportunità”.