C’è anche il sole nel futuro del Sud come hub energetico europeo. E non solo come “piattaforma logistica” per far arrivare il gas algerino o del Nord-Africa nelle industrie del vecchio continente. No, come ha spiegato chiaramente l’amministratore delegato dell’Enel, Flavio Cattaneo, l’Europa non può diventare un Continente di soli consumatori, ma deve trasformarsi in una forza industriale che sia basata sulla qualità”. Non si tratta solo di un monito astratto. Perchè le parole sono state pronunciate ieri a Catania, dove è sulla rampa di lancio lo stabilimento più moderno e più grande d’Europa nella produzioni di pannelli fotovoltaici. Il progetto TANGO (iTaliANpvGigafactOry) è il frutto di un accordo di finanziamento agevolato a fondo perduto, firmato ad aprile 2022 da Enel Green Power e Commissione Europea, e prevede la realizzazione di un impianto per la produzione di moduli fotovoltaici sostenibili e ad alte prestazioni, che porterà la fabbrica di pannelli solari 3Sunad aumentare di 15 volte la capacità di produzione, da 200 MW a 3 GW all’anno.
Quando il progetto marcerà a regime 3Sun diventerà il più grande impianto europeo per la produzione di celle e moduli fotovoltaici bifacciali ad alte prestazioni. Ma non basta. Perchè il perimetro del progetto catanese si sovrappone a quello più ampio del Piano Nazionale di ripresa e Resilienza. “Siamo in procinto di varare nelle prossime settimane il piano transizione 5.0 che prevede incentivi significativi sotto forma di crediti fiscali alle imprese che intendono innovarsi, digitalizzando i propri impianti», annuncia il ministro del Made in Italy, Adolfo Urso, presente insieme a Cattaneo e al governatore della Sicilia, Renato Schifani, nella gigafactory di Catania. Urso ha spiegato che ai 6 miliardi e 400 milioni di euro del piano industria 4.0 si sommano i 6 miliardi e 300 milioni «che siamo riusciti a ricavare nell’ultima contrattazione con l’Europa dai fondi del Pnrr». «Questa somma ci consente di realizzare un piano più vasto – ha aggiunto – è chiaro che a fronte di un mercato in cui giungono in Europa e in Italia prodotti cinesi a bassissimo costo e spesso anche con scarsa efficienza, noi orienteremo gli incentivi sugli impianti fotovoltaici a più alta qualità affinché siano sempre più competitivi».
Nei prossimi mesi comincerà la produzione di “pannelli bifacciali a eterogiunzione di silicio”, una tecnologia nuova, brevettata da 3Sun”. E il Ceo di Enel ha anche ricordato che nel decreto legge Energia è stato inserito “un importante provvedimento a cura del ministero del Made in Italy che si concentra sulla domanda di pannelli solari attraverso incentivi all’acquisto, riconosciuti in base a criteri di qualità del prodotto, elemento distintivo della filiera europea”. È, ha aggiunto, “un passo importante per contrastare la concorrenza asiatica sempre più aggressiva che ha già indotto alcuni Paesi a correre ai ripari”. Come negli Stati Uniti, dove, ha ricordato, “hanno introdotto un divieto all’uso di silicio realizzato con manodopera minorile”. Un provvedimento, ha spiegato Cattaneo, che “ha avuto l’effetto di contrastare il dumping nel settore delle industrie asiatiche” che “hanno beneficiato di forti contributi statali che ha determinato un crollo dei prezzi dei pannelli sui mercati internazionali”. “Un contesto – ha concluso l’Ad di Enel – che ha provocato un quadro di grande incertezza, a cui il ministro Urso e la presidente Meloni hanno subito riconosciuto la necessità di correre ai ripari. Speriamo che anche la nuova Commissione Europea e i governi del Continente riconoscano questa esigenza, che non è solo dell’industria, ma anche dei popoli europei”.