Una percentuale di giocatori elevata, un’attenzione particolare all’online, alle slot machine e alle scommesse sportive: benvenuti nel sud che ama puntare

Il 48% dei giocatori italiani proviene dal meridione e dalle isole. La metà (milioncino in più, milioncino in meno) di abitanti del nostro Paese dediti al gambling proviene dunque dal sud, a fronte di una distribuzione effettiva di popolazione che vede il meridione e le isole costituire un terzo dei nostri connazionali. Se i numeri riportati nello speciale ‘L’Italia che Gioca’ colpiscono è perché rispecchiano una realtà molto diffusa nella penisola, soprattutto nella parte inferiore dello Stivale.

Più giocatori significa un mercato più importante, con l’economia del gioco d’azzardo che passa necessariamente dal Meridione, nonostante l’assenza di casinò live per di più, visto che il meno settentrionale dei quattro colossi italiani si trova a Sanremo, troppe centinaia di chilometri più in là per incoraggiare il flusso dei giocatori a sud del Tevere. Forse anche per questo sono due le tendenze che si sono sviluppate in modo inarrestabile nel sud Italia: il gioco online e la frequentazione dei mini-casinò.

Per quanto riguarda il primo, l’inarrestabile successo del gambling sbarcato su internet ha conquistato subito tutta la penisola, ma la passione per l’azzardo è stata sempre nel DNA di calabresi, campani e pugliesi. Le piattaforme online regolamentate AAMS, – Lottomatica, Snai, 32Red, William Hill, etc -, hanno progressivamente esteso il loro campo di azione nel mercato del gambling, raggiungendo un numero elevato di utenti e registrazioni. Ad incentivare questa crescita hanno contribuito le caratteristiche del gameplay, l’accessibilità e la sicurezza informatica. Ad esempio, le slot machine online di 32Red offrono oltre 130 opzioni di gioco, si basano sulla nuovissima tecnologia HTML5 e consentono agli utenti di effettuare transizioni rapide e sicure grazie a sofisticati protocolli di crittografia.

Negli ultimi anni si è riscontrata anche una parallela proliferazione di mini-casinò, in cui proprio slot machine e videolottery sono in cima alle preferenze dei frequentatori. La nascita di nuove imprese, – in Italia la filiera è composta da 160mila imprese -, offre diverse opportunità di lavoro in più per combattere il problema della disoccupazione con un settore tutt’altro che in crisi.

In passato infatti erano Lotto, Lotterie e scommesse sportive (anche ippiche) il fulcro principale dell’economia del gambling al sud. Le prime due categorie sono state ridimensionate proprio dall’arrivo dell’online, anche se l’introduzione di software dedicati hanno permesso un lieve riassestamento. Per le scommesse sportive invece internet ha solo portato un incremento delle giocate, trovando nuovi clienti senza perdere gli affezionati alla bolletta in ricevitoria. Eh sì, perché il profilo del giocatore medio è più vicino ai 40 anni (con punte provinciali intorno ai 60) che non ai neomaggiorenni come in altre zone d’Italia. A conferma di quanto, anche gli abitudinari giocatori di sistemi di schedine o cercatori di fortuna tramite il lotto abbiano cercato un nuovo paradiso del divertimento, trovandolo nelle novità di internet, che ha permesso di riscoprire blackjack e roulette anche dove erano meno praticati. Anche se le preferite rimangono le slot machine, simboli dell’evoluzione del gioco d’azzardo. Più semplici, più veloci e con un jackpot più alto.

Il centro dell’economia del gambling del sud è tutto qui, tra una puntata su internet e una monetina in una macchinetta.