Al via a Lecce domenica 8 ottobre, presso Palazzo Belli (corso Vittorio Emanuele II, 33) un corso base di Astrologia, propedeutico al corso certificato del Centro Italiano Discipline Astrologiche (www.cida.net). Le lezioni saranno tenute da docenti qualificati iscritti all’albo del CIDA – associazione internazionale che riunisce tra l’altro molti tra i maggiori astrologi italiani attraverso appunto apposito albo e relativo codice deontologico – e consentiranno agli iscritti di interpretare alla fine del corso, attraverso approfondimenti su segni, pianeti, case e molto altro, come si legge un tema natale. C’è ancora tempo per iscriversi all’iniziativa, che si articolerà a domeniche alternate dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 17 (per informazioni 340.7844204).
In barba a tutti i luoghi comuni, assolutamente ingiustificati, che circondano questa disciplina millenaria, arrivata a noi fin dalla notte dei tempi della Mesopotamia, l’Astrologia costituisce un affascinante viaggio all’interno del macrocosmo – l’universo – che consente di scoprire analogie e corrispondenze precise con il microcosmo: con noi stessi, in altre parole.
Anche la scienza più moderna, infatti, ormai lo ammette: siamo davvero figli delle stelle – fatti della stessa sostanza di cui sono composti i pianeti, gli astri, le galassie – e dunque, come gli antichi sapevano già cinquemila anni fa, risuoniamo con questi, sicché lo studio delle leggi che regolano il sistema solare ci aiuta a comprendere meglio le leggi che regolano la nostra esistenza, dunque a diventare più tolleranti con gli altri e con il mondo circostante.
“Cos’ha in comune l’uomo con le stelle? Parecchio, perché tutta la materia di cui siamo fatti noi l’hanno costruita le stelle; tutti gli elementi dall’idrogeno all’uranio sono stati fatti nelle reazioni nucleari che avvengono nelle supernove, cioè queste stelle molto più grosse del Sole che alla fine della loro vita esplodono e sparpagliano nello spazio il risultato di tutte le reazioni nucleari avvenute al loro interno. Per cui noi siamo veramente figli delle stelle…. siamo il risultato dell’evoluzione stellare, siamo fatti della materia degli astri”.
Parola dell’astronoma Margherita Hack. Che non credeva nell’astrologia, ma che di certo, se potesse rinascere tra 500 anni, potrebbe constatare di persona, finalmente, la profonda verità di questo assunto – e di questa connessione – grazie agli sforzi di una scienza ancora agli albori, ma che promette di rivoluzionare tutto quello che sappiamo in termini di conoscenza dell’universo: la Fisica quantistica, giovanissima scienza che sta (ri)scoprendo concetti cari alle discipline antiche e alle filosofie orientali: tutto è energia, tutto è connesso, a livello subatomico, e per questo cose lontanissime tra loro (ad esempio l’uomo e un pianeta) possono risuonare, vibrare insieme, come se fossero strettamente unite.
Il cerchio zodiacale, in sostanza, altro non è che un linguaggio sacro, un antichissimo codice lasciatoci dagli scienziati che osservavano il cielo in epoche remote –astronomi, ma anche astrologi – per spiegarci questa risonanza tra cielo e terra, tra macrocosmo e microcosmo, tra uomo e stelle. Segni zodiacali, pianeti, case, aspetti: dall’esame del nostro tema natale, infatti, si può apprendere davvero tutto, dalle linee generali della vita al carattere, scoprendo le energie a nostra disposizione e, invariabilmente, come utilizzarle al meglio per vivere più sereni con noi stessi e con gli altri, perché l’astrologia è capace di cambiare radicalmente la visione dell’esistenza e di tutto ciò che accade, perché nulla avviene a caso: primo “tifoso” di questa idea Carl Gustav Jung, che usava il tema natale dei propri pazienti per fare diagnosi molto accurate dei disturbi dei suoi pazienti.