La tradizione narra che Maria, Giuseppe e il piccolo Gesù ancora in fasce mentre erano in fuga dall’Egitto a causa delle dure leggi del re Erode, che aveva ordinato una strage di bambini, per trovare riparo per la notte si rifugiarono sotto un fico. Appena l’albero accolse sotto le sue foglie la sacra famiglia, allungò i rami e allargò le sue foglie per proteggerla e come per miracolo la rese invisibile agli occhi del malvagio re e dei suoi soldati. Alle prime luci del giorno, la Madonna uscì dal nascondiglio e rivolgendosi all’albero di fico, per ringraziarlo, disse: «Che tu sia benedetto, o fico. Per due volte all’anno darai i frutti più dolci della terra». È così che i calabresi, in ricordo di questa leggenda, fanno seccare i fichi al sole e li consumano a Natale sotto forma di crocette, per celebrare la nascita di Gesù.