Sono stati tramutati in arresti i 18 fermi eseguiti il 18 novembre scorso dalla Guardia di Finanza di Reggio Calabria, nell’ambito dell’operazione “Galassia” che aveva evidenziato le infiltrazioni della ‘ndrangheta nel settore delle scommesse on line. Su richiesta della Procura della Repubblica guidata dal procuratore capo Giovanni Bombardieri, il Gip del Tribunale di Reggio Calabria ha emesso 20 ordinanze di custodia cautelare in carcere, disponendo, oltre che la conferma dei 18 fermi eseguiti il 14 novembre, tutti tramutati in ordinanze di custodia cautelare in carcere, l’arresto di altre due persone, Carmelo Consolato Murina, di 54 anni, e Giuseppe Pensabene, di 42, gia’ in carcere per altri reati. Sono ritenuti responsabili, con i principali indagati, di associazione per delinquere di tipo mafioso e di associazione per delinquere semplice, aggravata dai metodi mafiosi. Murina e Pensabene, secondo l’accusa, insieme con Danilo Bruno Ianni’, Domenico Tegano, Santo Furfaro, Francesco Sergi, Rocco Alampi e Francesco Franco, avrebbero commesso diversi reati connessi all’attivita’ di imprese di fatto attive in Italia, ma con sede legale in Austria e Malta, operanti nella gestione e raccolta di puntate su giochi e scommesse, in assenza delle concessioni ed autorizzazioni prescritte dalla legge, in violazione delle norme fiscali e di quelle anti-riciclaggio. Fra i reati attribuiti all’organizzazione, l’esercizio abusivo di attivita’ di gioco e scommesse, l’omessa dichiarazione di redditi e Iva, la truffa aggravata ai danni dello stato in relazione alla mancata corresponsione all’erario della tassa prescritta per l’esercizio delle attivita’ di giochi e scommesse; riciclaggio, auto-riciclaggio e reimpiego dei proventi di delitto, concorrenza sleale.
Palermo, 4 dic. (askanews) - Maxioperazione antimafia stamani a Palermo, dove la Direzione Distrettuale Antimafia ha disposto il fermo di 46 persone sospettate di aver fatto parte di Cosa nostra. I carabinieri del Comando provinciale hanno smantellato quella che si ritiene essere stata la nuova cupola, ovvero il vertice di Cosa nostra, quella commissione provinciale palermitana che decideva le linee guida della mafia palermitana. Gli indagati sono accusati di associazione mafiosa, estorsioni consumate e tentate, fittizia intestazione di beni, concorso esterno in associazione mafiosa. In manette è finito anche quello che è ritenuto il nuovo capo della commissione provinciale, Settimo Mineo, capo mandamento di Pagliarelli.
I contenuti dell'operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle 11 di oggi al Palazzo di Giustizia di Palermo, alla presenza tra gli altri del procuratore nazionale antimafia Cafiero De Raho, del procuratore di Palermo Lo Voi.
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