Politica interna
Centrosinistra. Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni alla conferenza stampa dell’agenzia del Demanio sui risultati del 2017 annuncia un decreto che aumenta la fascia di reddito per gli over 75 esentati dal pagamento del canone Rai. Un provvedimento a firma di Pier Carlo Padoan e Carlo Calenda, ministri molto vicini a Gentiloni in questo frangente di campagna elettorale, che vede parecchie figure convergere sul profilo dell’attuale premier, dalla Bonino alla Lorenzin. Ma a sinistra, continua il dibattito dopo la discesa in campo di Prodi, con gli attacchi di D’Alema e Prodi. Mentre Renzi esprime preoccupazione ai suoi per l’escalation nei toni e nei contenuti dell’attacco del governatore della Campania De Luca, che ha accusato i giornalisti di Fanpage autori dell’inchiesta che ha portato all’accusa di corruzione del figlio Roberto, di essere “camorristi”.
Centrodestra. Non ha un attimo di tregua Silvio Berlusconi in questa campagna elettorale. Previsto oggi un incontro ad Assolombarda e per domani è fissata una colazione con il capogruppo del Ppe Manfred Weber, mentre venerdì la campagna del Sud a Napoli e poi forse a Palermo. Il tutto non perdendo di vista i media: tv, radio e i social network. rlusconi continua ad allontanare ogni ipotesi di governo di unità nazionale per spegnere sul nascere la polemica sulla manifestazione “antinciucio” organizzata domenica scorsa da Giorgia Meloni. Ma i compagni di coalizione si fidano fino a un certo punto dell’ex Cavaliere. Da Udine Salvini la mette così: “Berlusconi? Ci vogliono non due ma quattro occhi aperti”. Ma il segretario del Carroccio aggiunge anche: “Io rispetto i patti. Se Fi prende un voto in più, sceglie il presidente del Consiglio, non ci sono veti”, aprendo di fatto all’ipotesi di Tajani premier.
Politica estera
Siria. Sviluppi della crisi siriana: i media di Damasco ieri hanno dato la notizia che le loro truppe sarebbero pronte ad entrare ad Afrin “nelle prossime ore” e dopo che un ufficiale curdo nell’enclave sotto assedio aveva parlato di un’intesa con il regime siriano. Posizione questa non confermata dal portavoce delle milizie curde. Ma ciò è bastato per provocare la reazione di Ankara. “Se davvero il regime siriano vuole entrare ad Afrin per proteggere il Pyd-Ypg nessuno fermerà i nostri militari”, ha tuonato il ministro degli Esteri, Mevlut Cavusoglu, mentre Bouthaina Shaaban, consigliere politico di Assad, ha spiegato che la Siria continuerà a combattere «aggressori» e «invasori», quali che siano, Israele, Stati Uniti o Turchia.
Gas. Israele ed Egitto hanno firmato un accordo per esportare il gas israeliano dei giacimenti-monstre di Leviathan e Tamar: 64 miliardi di metri cubi in 10 anni, con un valore di circa 15 miliardi di dollari. L’intesa ha chiari risvolti politici, rafforzando il rapporto fra Egitto e Israele, due ex nemici che mantengono un rapporto di alleanza “fredda” imposta dalla necessità dei due governi di sostenersi a vicenda. Queste recenti scoperte di nuovi giacimenti di gas in parecchie zone del Mediterraneo orientale rischiano di ridisegnare i rapporti di forza nell’area e di annullare i ruoli di privilegio di cui godevano la Russia, fornitore pressoché unico del nostro continente, nonché la Germania, placca tornante della distribuzione europea. E minacciano di rendere superfluo il gasdotto che dalla Russia meridionale doveva giungere in Europa passando per la Turchia. L’incidente della nave Saipem noleggiata dall’Eni che non ha potuto raggiungere la prevista zona di trivellazione concordata con Cipro in quanto trattenuta dai turchi a causa di esercitazioni militari in atto nell’area, si inserisce appunto in questo aggrovigliato contesto, aggiungendovi un ulteriore elemento di complicazione.
Economia e Finanza
Bce. Per la prima volta nella storia, i ministri delle Finanze della zona euro hanno deciso ieri di designare un uomo politico alla testa della Banca centrale europea: si tratta del ministro delle Finanze spagnolo Luis de Guindos, 58 anni. La decisione è stata presa dopo che l’altro candidato, il governatore irlandese Philip Lane, si era ritirato dalla corsa. Luis de Guindos è stato indicato all’unanimità, con l’appoggio dichiarato di Germania e Francia. A insistere perla nomina del suo ministro è stato in prima persona il premier spagnolo Mariano Rajoy. Alcuni osservatori sono convinti chela nomina di un uomo del Sud alla vice presidenza della Bce possa portare a un uomo del Nord, possibilmente tedesco, alla presidenza nel 2019, quando scadrà il mandato di Mario Draghi. Intanto dal primo aprile il nuovo regime della Bce nelle regole sul credito imporrà, a cascata, cambiamenti nell’efficienza della giustizia civile e nella struttura delle microimprese che oggi rappresentano il 95% delle società in Italia. La Bce poi indicherà per il “Pilastro 2” (il patrimonio in più chiesto dai regolatori a ciascuna banca) che gli accantonamenti debbano essere molto più alti a fronte di ritardi registrati dal primo aprile in poi nei rimborsi dei crediti già concessi in passato.
Embraco. La azienda brasiliana Embraco non fa passi indietro sui quasi 500 esuberi e il ministro dello Sviluppo Economico che decide di non incontrare più i vertici della multinazionale al Mise. Calenda chiedeva il ritiro dei 497 licenziamenti (535 i dipendenti a Riva di Chieri, Torino) e il via libera alla cassa integrazione, ma dall’impresa è arrivato un no secco. Dice Calenda. “Embraco ha la nostra proposta, se tornano indietro siamo disponibili a prenderli in considerazione, ma io altre riunioni che si chiudono con “forse..”, “ma..” non ne faccio più. Preferisco partire in quarta con Invitalia per capire se ci sono proposte e supportarle”. Sulle tempistiche: “Il tempo limite è dato dalla procedura di mobilità, quindi fino a fine marzo. Siamo già partiti, il mio staff ci sta lavorando, io stesso ci sto lavorando. Aggiorneremo i sindacati in settimana”.