Economia e finanza
Crisi bancarie, la sentenza della Corte Ue Il Tribunale Ue di primo grado ha annullato la decisione della Commissione che nel2015 aveva impedito l’intervento del Fondo interbancario di garanzia nel salvataggio di Banca Tercas in quanto aiuto di Stato. La copertura del buco di bilancio di Tercas da parte del Fondo era una condizione posta dalla Popolare di Bari per ricapitalizzare Tercas. Secondo il Tribunale la Commissione non ha dimostrato né che la decisione del Fondo fosse imputabile allo Stato né che le risorse fossero pubbliche, accogliendo così la posizione sostenuta da Banldtalia sin dall’inizio. Il presidente dell’Abi, Patuelli, chiede le dimissioni della commissaria alla Concorrenza, Vestager, e il rimborso dei risparmiatori. Intanto eri, con una lettera inviata a tutti i colleghi, Salvatore Rossi ha annunciato a sorpresa la sua indisponibilità a un secondo mandato di direttore generale e di presidente dell’Ivass. per la sua sostituzione, si parla del vice dg Fabio Panetta, certamente il nome più forte. Ma resta sul tavolo anche quello di Daniele Franco, in uscita dalla carica di Ragioniere Generale dello Stato e dato in rientro al piano nobile Via Nazionale.
Memorandum con la Cina. Sulla Nuova Via della Seta il memorandum che sarà firmato sabato «rispetta tutti gli standard e le regole europee». È il primo concetto che il capo del governo Giuseppe Conte ha rimarcato ieri in Parlamento, insieme ad un obiettivo prioritario per l’Italia: ridurre il deficit commerciale con la Cina, che sfiora i due miliardi di euro, aumentando le nostre esportazioni verso il Paese governato da Xl Jinping. Il premier ha sottolineato che se più di dieci Paesi della Ue hanno già firmato un memorandum con Pechino sul progetto Belt and Road, nessuno secondo Conte lo ha fatto con le nostre cautele e il nostro approccio. «L’Italia ha scelto un approccio trasparente e ci riproponiamo di riequilibrare la nostra bilancia commerciale che ora non è a noi favorevole. Il nostro export con la Cina è di gran lunga inferiore ad altri Paesi europei», ha aggiunto. intanto, alla vigilia della sua visita di Stato in Italia, Xi Jinping ha scritto un articolo in esclusiva per il Corriere della Sera nel quale si sottolinea l’antica consuetudine di amicizia tra i due Paesi e i numerosi campi nei quali la cooperazione può ancora crescere. Scrine in particolare: “Siamo pronti, insieme alla controparte Italiana, a costruire insieme la Belt and Road – la Nuova Via della Seta, sviluppando appieno i punti di forza storici, culturali e geografici che la cooperazione tra i due Paesi sotto l’egida della Belt and Road può portare. Impegnandoci a collegare l’idea di interconnessione e connettività propria dell’iniziativa Nuova Via della Seta ai progetti italiani di «costruzione dei porti del Nord» e «investire in Italia» al fine di creare una nuova era per la Belt and Road in settori come la marina, l’aeronautica, l’aerospazio e la cultura”.
Politica interna
Migranti, il sequestro della nave Mare Jonio La nave Mare Jonio con a bordo 49 migranti è entrata ieri sera nel porto di Lampedusa. La Guardia di finanza ha notificato il provvedimento di sequestro. La Procura di Agrigento ha aperto un fascicolo per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. I migranti sono tutti sbarcati. Ed hanno raccontato che in Libia hanno subìto e visto torture, e hanno visto gente morire. E il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha detto esplicitamente: «Chi forza un blocco della Stradale viene arrestato. Conto che questo accada. Sono fuorilegge che hanno disobbedito due volte». Per evitare un altro caso Diciotti, alla viglia delladiscussione in Senato sul caso con relativo voto sull’autorizzazione a procedere nei confronti del ministro Salvini, ha avuto successo l’iniziativa di palazzo Chigi, che ha offerto a Salvini la carta del sequestro della nave della Ong Mediterranea, battente bandiera italiana. «Diamo un segnale forte e facciamo vedere che in Italia le leggi devono essere rispettate», ha suggerito Conte a Salvini. Intanto, però, «facciamo sbarcare i migranti e i minori a bordo». Salvini, che aveva cannoneggiato fin dal mattino contro la «Ong dei centri sociali», può dirsi «soddisfatto». Sia per aver risolto il problema senza doverci mettere davvero mano, sia per aver evitato nuove fibrillazioni all’interno dei gruppi parlamentari.
Finanziamento illecito, indagato Zingaretti Dopo Silvio Berlusconi, l’inchiesta sulla giustizia amministrativa delle procure di Roma e Messina lambisce il nuovo segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti. I pm della Capitale indagano per un finanziamento illecito sul quale tuttavia non è stato trovato alcun riscontro. L’inchiesta, coordinata dall’aggiunto Paolo Ielo e dal pm Stefano Fava, è un filone di un’indagine che sembra non dover finire mai e germina continuamente nuovi filoni. Dalle sentenze comprate dagli avvocati al Consiglio di Stato al fascicolo che un ex pm di Siracusa ha aperto per ottenere da un collega di Milano notizie su un’inchiesta “gemella”. Indagati magistrati, avvocati, professionisti, imprenditori, fino all’ex premier Silvio Berlusconi. È la pagina online de “L’Espresso” ad anticipare la notizia che al lungo elenco si è aggiunto il nome di Zingaretti. Circostanza che trova conferma anche perché l’interessato ha già ricevuto un avviso di proroga delle indagini. Dagli atti, tuttavia, al momento non trapelano riscontri, le verifiche sono ancora in corso e l’ipotesi di archiviazione non è esclusa.
Politica estera
Kazakhstan, le dimissioni di Nazarbaev Nursultan Nazarbayev si è dimesso da presidente del Kazakhstan. Dopo quasi 30 anni di potere incontrastato, il 78enne «Padre del Popolo» ha annunciato a sorpresa la sua «difficile scelta» in un discorso alla nazione trasmesso in diretta tv. Il successore ad interim sarà Kasym-Zhomart Tokaev, l’attuale presidente del Senato. Ex operaio siderurgico, Nazarbaev aveva assunto la guida del Kazakhstan nel giugno 1989 quando era diventato primo segretario del Partito comunista di quella che allora era ancora una Repubblica sovietica. Rieletto diverse volte con una maggioranza schiacciante, negli anni era riuscito a cementare il ruolo del Paese sul palcoscenico mondiale pur mantenendo alleanze strategiche con Cina e Russia, ma aveva anche represso il dissenso con pugno di ferro come dimostrarono le polemiche che accompagnarono il rimpatrio dall’Italia di Alma Shalabaeva, moglie di un dissidente kazako. Nazarbaev in realtà lascia per restare. Continuerà a presiedere il Consiglio di sicurezza nazionale e il partito al potere Nur-Otan, oltre che a essere membro del Consiglio Costituzionale. «Resto con voi, le preoccupazioni del Paese restano le mie preoccupazioni», ha ribadito.
La visita di Bolsonaro negli Usa Bolsonaro è stato ricevuto con tutti gli onori alla Casa Bianca dal presidente americano. In una conferenza stampa congiunta dal Giardino delle rose, i due leader hanno ribadito la volontà di rilanciare le relazioni tra i due Paesi. Un cambio delle priorità nelle relazioni diplomatiche, dopo decenni di governi di sinistra che avevano privilegiato le alleanze regionali.Un primo obiettivo nella visita di tre giorni di Bolsonaro, accompagnato da una mezza dozzina di ministri a Washington, è quello di aumentare i legami economici e di cooperazione tra i due più grandi Paesi dell’emisfero occidentale. Sono stati firmati diversi importanti accordi bilaterali per favorire gli investimenti e gli scambi bilaterali nelle infrastrutture, nell’energia, nell’agricoltura, nella tecnologia e nella difesa. Trump e Bolsonaro hanno ribadito l’impegno per cercare una soluzione alla crisi in Venezuela. Usa e Brasile riconoscono Juan Guaidò come presidente ad interim, e considerano illegittima la rielezione di Nicolas Maduro. Bolsonaro ha detto che il suo Paese è il più interessato a vedere la fine di un regime definito una «dittatura dei narcotrafficanti». Trump ha auspicato un «passo indietro di Maduro» per permettere libere elezioni.