Politica Interna

 

Pd: Intervenuto all’incontro serale con i gruppi parlamentari del Pd, il Premier Matteo Renzi ha invitato le minoranze interne al partito a una leale collaborazione in vista del referendum di ottobre. Renzi ha, inoltre, ringraziato deputati e senatori democratici per il lavoro biennale che ha reso possibile la nascita della legge sulla riforma costituzionale. Ringraziamenti sono stati rivolti anche al Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, per il negoziato con la Commissione Ue per ottenere la flessibilità fiscale richiesta. Una replica al discorso d’incoraggiamento del Premier è arrivata da Pier Luigi Bersani, il quale ha affermato la sua intenzione di votare “sì” al referendum, sottolineando tuttavia la legittimità degli elettori Pd ad avere opinioni contrarie.

 

M5S: La discussione della legge sui partiti avvenuta ieri in Commissione Affari Costituzionali alla Camera ha provocato uno scontro d’opinioni tra Pd e M5S: se da una parte è stato bocciato l’emendamento proposto dai Cinque Stelle, che prevedeva l’eliminazione dell’obbligo di democrazia interna ai partiti e ai movimenti, dall’altra ne è passato un altro che impone ai partiti l’obbligo di rendere pubblico il proprio regolamento interno – in caso contrario, si applicherebbe il codice civile. Quest’ultimo emendamento, firmato dal presidente della commissione Andrea Mazziotti (Sc), è stato ribattezzato “salva-Pizzarotti” in merito al caso del sindaco di Parma, sospeso dal Movimento a seguito di un’indagine nei suoi confronti per abuso d’ufficio.

 

 

 

Politica Estera

 

Italia/Africa: Roma oggi sarà lo scenario della prima Conferenza Ministeriale Italia-Africa, organizzata dal Ministero degli Affari Esteri in collaborazione con l’Ispi (Istituto per gli studi di politica internazionale), la quale vedrà la partecipazione di rappresentanti di 52 paesi africani. Tema dell’incontro, che verrà aperto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, saranno i possibili investimenti per lo sviluppo sostenibile che il Governo Italiano potrebbe attuare nel Continente africano, considerato una grandiosa opportunità economica, confermata dall’aumento delle esportazioni delle merci italiane – nonostante l’economia africana abbia subito una forte discesa, causata principalmente dal calo della domanda di materie prime (come il petrolio, i metalli e i minerali). Alla Conferenza si parlerà anche del “Migration Compact”, il progetto proposto dal Governo Italiano che prevede il finanziamento dei paesi dai quali provengono i flussi migratori tramite l’emissione di euro-bond, al fine di combattere il traffico di esseri umani e affrontare l’emergenza immigrazione.

 

Siria: Nell’incontro sulla situazione in Siria, tenutosi al vertice di Vienna e al quale hanno partecipato oltre 20 Paesi, sono stati posti come obiettivi la fine del conflitto civile  tramite la riappacificazione del Paese e la garanzia sugli aiuti umanitari in 18 città siriane assediate. Un punto, tuttavia, ha diviso Usa e Russia, rappresentati rispettivamente dal Segretario di Stato John Kerry e dal Ministro degli Esteri Sergei Lavrov: il ruolo del presidente siriano Assad. Da una parte, infatti, Kerry ha accusato Assad di aver violato le risoluzioni Onu; dall’altra Lavrov ha difeso l’impegno dell’esercito siriano nella lotta al terrorismo. Un altro argomento rimasto aperto è la ripresa dei negoziati di Ginevra tra regime e opposizione, per i quali ancora non è stata fissata una data.

 

Francia: Continuano le proteste in piazza contro la legge El-Khomri, la riforma del lavoro voluta dal governo socialista del Presidente Francois Hollande e del Primo Ministro Manuel Valls, per la quale mancherebbe soltanto l’approvazione del Senato. Sebbene 68mila oppositori abbiano manifestato stiano manifestando in tutto il Paese, Hollande ha confermato la sua volontà a non cedere e a far sì che la legge passi. Domani è prevista un’altra giornata nazionale di mobilitazione, seguita nei prossimi giorni da scioperi annunciati nel trasporto pubblico e nel trasporto merci.

 

 

 

Economia

 

Flessibilità: Oggi la Commissione Ue dovrebbe approvare la flessibilità fiscale fino a 0,85% del Pil richiesta dal Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, che servirà a coprire i costi per le riforme (0,5%), gli investimenti (0,25%), l’emergenza immigrazione (0,04%) e le misure antiterroristiche (0,06%). In cambio l’Italia dovrà impegnarsi a rispettare i requisiti del patto di Stabilità del 2017. Rimane aperto il problema del debito pubblico, ancora fermo al 132,7% del Pil, per il quale si attende una valutazione politica della Commissione. Padoan ha garantito, tuttavia, la riduzione del deficit dell’1,8% per il 2017 e il rispetto delle regole di bilancio.

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