Il piano per ridurre l’inquinamento deciso nell’incontro di ieri fra governo e enti locali è in apertura su tutti i quotidiani di oggi: il provvedimento prevede di delegare ai sindaci la decisione di ridurre di due gradi la temperatura dei riscaldamenti, di portare a 30 km/h il limite di velocità per le auto in città, e di investire sul trasporto pubblico.
Politica interna
 
Smog: dopo due ore di confronto il ministro dell’Ambiente e i responsabili di Regioni e città metropolitane hanno definito le misure per fronteggiare l’emergenza inquinamento. Il protocollo prevede due piani di intervento, quello per affrontare l’attuale situazione di elevati valori di polveri sottili nell’aria e quello di medio periodo per gli interventi strutturali. Ai 319  milioni, già stanziati in finanziaria, si aggiungeranno sempre sul medio periodo altri 405 milioni di euro, mentre per l’emergenza sono già a disposizione 12 milioni. Il piano non prevede né fermi auto né circolazioni a targhe alterne, ma piuttosto interventi sul riscaldamento negli edifici e limitazioni alla velocità delle auto, ridotta fino a 30 km/ora; saranno inoltre introdotte agevolazioni tariffarie sui servizi pubblici, mentre il governo si impegna a incentivare la rottamazione dei veicoli fino all’euro 3 diesel. Soddisfatti dei provvedimenti si sono detti sia l’Anci che le Regioni, molto critici i verdi che hanno chiesto la sostituzione del ministro Galletti, definito “imbarazzante”.  
 
M5S: tensione sempre più elevata all’interno del movimento, forse dovuta al fatto che la corsa al Campidoglio è ufficialmente aperta e probabilmente la data sarà quella del 12 giugno. Saltato il vertice convocato per martedì pomeriggio fra parlamentari, consiglieri comunali e municipali, staff della comunicazione per fare il punto in vista delle Amministrative, i grillini restano divisi tra la candidatura a sindaco di Roma di Marcello De Vito, delfino della Lombardi, e quella di Virginia Raggi, candidata ideale di Casaleggio. Ma anche da altre parti d’Italia arrivano segnali di dissidi interni, a Gela il sindaco Messinese è stato espulso, accusato di essere venuto meno agli obblighi assunti con l’accettazione della candidatura e di essersi mostrato totalmente fuori asse rispetto ai principi di comportamento degli eletti.        
 
 
Politica estera
 
Stati Uniti-Israele: arriva una grana di fine anno per Barack Obama che dalle isole Hawaii, dove sta trascorrendo una breve vacanza, si trova costretto a dare spiegazioni sullo scottante tema delle intercettazioni telefoniche che hanno avuto come bersaglio il premier israeliano Netanyahu. La rivelazione potrebbe portare il governo dello Stato ebraico a presentare una formale protesta nei confronti della Casa Bianca, mossa che complicherebbe ulteriormente il già difficile processo di distensione in corso fra i due leader, i cui rapporti si sono molto deteriorati dopo l’accordo degli Usa sul programma nucleare dell’Iran. Il ministro israeliano responsabile dei servizi ha fatto sapere che sono in corso verifiche su quanto accaduto, sarebbero state ascoltate conversazioni fra Netanyahu ed i suoi consiglieri ed anche fra questi ed alcuni membri del Congresso americano e leader di associazioni israelitiche americane.  
 
Stragi di Parigi: gli attacchi del 13 novembre sono stati coordinati dal Belgio, questo è quanto emerge dagli atti della corposa inchiesta degli investigatori francesi. A rivelare l’intreccio di sms tra i terroristi in azione e referenti di oltrefrontiera è stato il quotidiano Le Monde; già si sapeva che i terroristi in azione la sera del 13 erano in contatto fra di loro, ora l’inchiesta rivela l’esistenza di un triplo coordinamento avvenuto con qualcuno che organizzava le azioni a distanza. Restano altissime in tutta Europa le misure di sorveglianza in occasione dei festeggiamenti di fine anno.  
 
 
Economia e Finanza
 
Istat: un quadro in chiaro scuro quello presentato dall’Istat nell’ultima nota mensile del 2015.
Il clima di fiducia delle imprese nell’ultimo trimestre dell’anno si è mantenuto su livelli elevati, a ottobre la produzione industriale ha segnato un ulteriore incremento dello 0,5%, mentre segnali contrastanti arrivano dall’export, che è andato in calando ad ottobre per poi riprendersi a novembre sui mercati extra europei. Fermo il settore costruzioni, con un clima di fiducia in calando anche per il quarto trimestre dopo la variazione congiunturale negativa di ottobre, -0,2%. Particolare apprensione desta, anche a livello europeo, la bassa inflazione, con una fase di prolungata debolezza della dinamica dei prezzi che non trova riscontro nel recente passato. Infine nota dolente per il nostro sistema economico rimane quella del lavoro, con un trend  positivo ma che non riesce a decollare ed anzi ha subito a settembre ed ottobre una vera e propria battuta d’arresto.  
 
Borsa Italiana: a sorpresa Piazza Affari è risultata nel 2015 la Borsa con il maggior rialzo tra i principali mercati internazionali, davanti a Francoforte, Parigi, Londra ma anche a Shanghai, Tokyo e New York. L’indice milanese Ftse Mib ha segnato un incremento del 13,9% e meglio ancora ha fatto il Ftse All Share con il 16,47%, lo Star delle piccole e medie società più dinamiche ha fatto segnare addirittura un progresso del 39,5%. Al rialzo delle quotazioni si è accompagnato un incremento della capitalizzazione complessiva delle società quotate a Piazza Affari, che ha raggiunto i 567 miliardi di euro, valore pari al 34,8% del Pil italiano. Nel 2015 sono state 32 le nuove ammissioni in Borsa, di cui otto sul mercato principale, compresa la quotazione di Poste Italiane, maggiore Ipo degli ultimi 10 anni con oltre 3 miliardi di capitale raccolto. L’anno si chiude con 356 società quotate sui mercati di Borsa Italiana, in aumento rispetto alle 342 di fine 2014. Se il 2015 si chiude dunque con il botto, il 2016 potrebbe riservare per Piazza Affari sorprese ancora positive, come si rileva da un sondaggio di Assiom Forex cui hanno partecipato oltre 250 agenti finanziari.