Politica interna
Unioni civili: finito il cammino del testo Marcucci, il “canguro” che avrebbe permesso di superare gran parte degli emendamenti ostruzionistici presentati dalle opposizioni al ddl Cirinnà. Ieri il Pd aveva provato a cercare i numeri per dividerlo in due parti votabili separatamente, ma dopo un giro di contatti era apparso chiaro che la ricerca non avrebbe dato risultati positivi. Così Maria Elena Boschi ha ammesso che “le leggi si fanno se ci sono i numeri, ed oggi in Senato il Pd non è autosufficiente, neppure con i voti di Sel”. Il presidente Grasso ha proposto di dichiarare inammissibili tutti i canguri, ridurre gli emendamenti portandoli a circa 500, numero smaltibile dal lavoro d’aula, e quindi votare la stepchild adoption a scrutinio segreto. Sembra questa l’unica via per superare lo stallo, si attende l’ok di Matteo Renzi.
Sinistra: il battesimo di Sinistra italiana potrebbe segnare lo strappo finale del centrosinistra che fu. A “Cosmopolitan”, tre giorni di dibattito e tavoli di lavoro, ci sono quasi 2000 persone, diversi giovani, dirigenti di Sel, fuoriusciti dal Pd. A fare rumore il primo giorno è la posizione sulle amministrative di Milano, con un giudizio sul candidato Giuseppe Sala ampiamente negativo espresso sia da Fratoianni, coordinatore di Sel, che da Fassina candidato al Campidoglio; ma è Sergio Cofferati ad affermare apertamente “Non dobbiamo sostenere Sala”. Atteso per oggi il parere di Giuliano Pisapia, in arrivo a Roma, mentre Vendola, in viaggio in Canada, potrebbe rientrare a tempo per la chiusura dei lavori.
Politica estera
Brexit: raggiunto a Bruxelles, dopo 24 ore di accesissime trattative, un accordo unanime con Londra per scongiurare l’uscita del Regno Unito dall’Unione. L’intesa è giunta sulla base di un testo lungamente negoziato tra i diplomatici e in ultima analisi preparato dal presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, che prevede la sospensione per sette anni dei benefici previdenziali ai cittadini europei in Inghilterra e consente al Regno Unito il diritto di tenersi fuori da ogni ulteriore integrazione.
Libia: l’aviazione americana è tornata a colpire un bersaglio terrorista in Libia. Due caccia F-15 partiti dalla base inglese di Lakenhearth hanno lanciato un attacco in un sobborgo agricolo ad ovest della città di Sabrata nel quale, secondo il Pentagono, era insediato un campo di addestramento per militanti dell’Isis. Bilancio dell’incursione 41 morti e 6 feriti gravi, si sospetta che tra i cadaveri ci sia anche quello di Nourredine Chouchane, presunto leader degli attentatori che un anno fa assaltarono il Museo Bardo di Tunisi, uccidendo 24 persone.
Economia e Finanza
Germania: pochi sanno che la nazione tedesca rappresenta la maggior esportatrice di debito pubblico fra i Paesi europei. Il debito tedesco finanziato da non residenti ha infatti toccato a fine 2014 quota 1.239 miliardi, il livello più alto della Ue davanti alla Francia ed all’Italia; con questi fondi Berlino finanzia la spesa pubblica ed i salvataggi bancari, che sono quindi garantiti per oltre l’85% da investitori non residenti. La crescita del debito pubblico estero della Germania è stata continua sin dall’inizio del decennio scorso, ma ha raggiunto i livelli più intensi proprio durante la recente crisi europea e mondiale.
Visco: il governatore della Banca d’Italia apprezza il decreto del governo che introduce la garanzia dello Stato sulla cessione delle sofferenze cartolarizzate, anche se ammette che sarebbe stato meglio intervenire con la creazione di una bad bank; ma questa soluzione è stata resa impossibile dalla Commissione Ue, secondo la quale avrebbe rappresentato un aiuto di Stato. Visco è tornato ad esprimere riserve sulla direttiva per i salvataggi bancari; “avrebbe dovuto essere applicata gradualmente” anche per dare tempo ai risparmiatori “di ripensare i loro investimenti”; ma ora le regole sono in vigore ed occorre rispettarle. Infine il governatore si è espresso a favore di una politica monetaria aggressiva, che agisca in modo deciso sull’inflazione, perché “una volta che le attese sui prezzi sono scese troppo in basso è difficile invertirle e c’è il rischio di un effetto indiretto sui salari”.
È morto Umberto Eco, uno dei più importanti intellettuali italiani del Novecento: la notizia è stata data dalla famiglia. La morte è avvenuta a Milano, alle 22:06, nella sua casa in piazza Castello.
Umberto Eco era nato ad Alessandria il 5 gennaio 1932, suo padre era un ferramenta. Diventò famoso in tutto il mondo nel 1980 grazie al romanzo Il nome della Rosa, scritto dopo avere scommesso con l’editore Valentino Bompiani – della cui casa editrice fu condirettore dal 1959 al 1975 – che anche nella società di massa si sarebbe potuto scrivere un bestseller senza venire meno alla qualità. Nel 1988 pubblicò Il pendolo di Foucault, un altro bestseller mondiale.
La sua attività di intellettuale e studioso iniziò molto prima, già negli anni Cinquanta, quando – dopo essersi laureato in filosofia con una tesi su Tomaso d’Aquino – entrò alla Rai e contribuì alla fondazione del cosiddetto “Gruppo ’63”. I suoi saggi e articoli sull’influenza dei mezzi di comunicazione di massa sulla cultura risalgono ai primi anni Sessanta.
Nel 1961 Umberto Eco pubblica Diario minimo che conteneva il saggio, poi famosissimo, “Fenomenologia di Mike Bongiorno”, in cui Eco spiega che il motivo del successo del conduttore – e della televisione in generale – è la sua capacità di corrispondere e interpretare la medietà umana. Nel 1964 esce Apocalittici e integrati: il titolo della raccolta fu scelto dall’editore Bompiani, mentre in un primo tempo Eco aveva scelto Forma e indeterminazione nelle poetiche contemporanee. Anche in questa raccolta di saggi, Eco analizza il rapporto tra cultura di massa e cultura cosiddetta colta, riprendendo le teorie sulla cultura bassa, media e alta espresse da Dwight Mac Donald nel 1962 nel saggio Against the American Grain: Essays on the Effects of Mass Culture.