Politica interna
 
Unioni civili: ultimatum del M5S sul decreto Cirinnà, “se viene stravolto non lo votiamo più” , questa la minaccia che arriva dal fronte grillino. Il ddl avanza a forza di maggioranze inedite, ma la cosa provoca strappi e divisioni nelle parti a confronto; il ministro dell’interno Alfano, principale alleato del governo Renzi, ha definito “traumatica” la maggioranza sulle unioni gay tra Pd e M5S, e pur senza minacciare crisi ha escluso che si possa procedere “a braccetto con i grillini”. La tensione è doppia, c’è quella di merito che riguarda la legge sulle adozioni, di certo non una delle più tranquille, e c’è lo scontro politico che ha per posta le maggioranze variabili e le geometrie parlamentari. Il nodo è la tenuta di queste maggioranze posticce o di giornata, se nei centristi la tensione è al culmine, lo scontro pare essere esplicito anche all’interno del M5S, tra chi vuole dare prova di essere una forza matura e chi invece vede e considera il Pd come “il nemico” ed agisce di conseguenza.   
 
Roma: il commissario Tronca denuncia che l’amministrazione capitolina potrebbe aver perso più di 100 milioni di euro l’anno in seguito alla distrazione sulle case di sua proprietà affittate a canoni irrisori. Il tempo stringe in vista delle elezioni di giugno, ma Tronca ha promesso tempi rapidi e soprattutto che “questa volta si fa sul serio”, con l’obiettivo di risolvere l’eterna Affittopoli romana. E’ in arrivo una task force per stanare i furbetti del mattone, l’accordo stipulato con l’Agenzia delle Entrate ha per scopo il controllo sui redditi degli inquilini, chi non avrà tutti i requisiti in regola sarà costretto ad andarsene. Il fenomeno degli immobili ceduti a prezzi completamente fuori mercato non si limita al centro storico, ma si estende a tutta la capitale, a tutti i municipi della città e coinvolge non solo semplici inquilini ma anche sedi di partito, associazioni, cooperative; la sfida di Tronca è quella di censire decine di migliaia di appartamenti di proprietà del Comune, scoprendo anche quelli che sfuggono all’attenzione, per capire quali siano le reali dimensioni del fenomeno.           
 
 
Politica estera
 
Siria: blocco dei negoziati per la pace tra regime di Assad e opposizione a Ginevra, due giorni soli dopo il loro inizio. “Una pausa temporanea”, così l’ha definita l’inviato dell’Onu Staffan de Mistura, che ha cercato di schermirsi escludendo che si tratti di un fallimento e della fine delle trattative. In realtà trionfa la guerra, che si trova in una delle sue fasi più dure e cruente; il fronte legato al regime di Assad, protetto e garantito dalla Russia e dai militari iraniani assieme alla milizia sciita libanese di Hezbollah sta prevalendo sull’universo dei gruppi ribelli sunniti. Nelle intenzioni di de Mistura gli incontri nella città svizzera avrebbero dovuto porre le basi per i colloqui tra regime ed opposizione per porre fine a 5 anni di conflitto, già costato 250.000 morti e 11 milioni di profughi, ma proprio in queste ore arrivano da Aleppo notizie di offensive senza precedenti da parte delle forze lealiste; il portavoce del principale gruppo di opposizione ha detto che tornerà al tavolo della trattativa solo se cambierà la situazione sul campo, e che si potrà parlare di cessate il fuoco solo quando ci sarà una transizione senza il presidente Assad.  
 
Obama: nel corso della sua prima visita da presidente in una moschea americana, a Baltimora, il presidente degli Stati Uniti ha fatto molto più che criticare le offese di Donald Trump ai musulmani. Obama ha indicato la strada per fermare il radicalismo ed il terrorismo islamico basandola su due punti, l’obbligo dell’America di non discriminare le persone a causa della fede, ma anche quello dei musulmani di rifiutare la retorica violenta che stravolge la loro religione. Il Presidente ha denunciato gli attacchi vandalici contro le moschee, il bullismo contro i bambini nonché la retorica “imperdonabile” di recente usata da alcuni politici, ma ha aggiunto che “è innegabile che una piccola frazione di musulmani propaga una interpretazione perversa dell’Islam”; dovere dei musulmani è quello di “rigettare il terrorismo”, ha aggiunto Obama, a maggior ragione perché gruppi come l’Isis cercano di reclutare pure negli Usa.         
 
 
Economia e Finanza
 
Padoan: sposando in pieno la linea di Matteo Renzi anche il ministro dell’Economia alza il pressing su Bruxelles e ribadisce che l’Italia “ha il diritto di chiedere all’Unione Europea una gestione della politica di bilancio più flessibile”, auspicando inoltre che la risposta della Ue sia data presto, “per evitare incertezze che non aiutano la crescita” A Padoan, come a Renzi, non piace un’Europa che usa doppi pesi, e come è stato per la crisi delle banche l’Italia corre ora il rischio di essere beffata sui costi dovuti all’immigrazione. Dopo aver chiesto, ed ottenuto, che i contributi dei Paesi membri al fondo per Ankara fossero esclusi dal calcolo del deficit, ora il premier ed il ministro chiedono che lo stesso metro si usi per le spese sostenute direttamente dall’Italia sin dall’inizio della crisi libica. Ma la Commissione non pare intenzionata a seguire questa linea, così nella riunione di ieri il governo ha chiesto esplicitamente di “non prendere in considerazione il pieno ammontare dei costi sostenuti dall’Italia almeno a partire dal 2013”.  
 
Deflazione: a gennaio i prezzi, pur rimanendo ancora deboli, si sono allontanati dal baratro del rischio deflazione; secondo le stime preliminari dell’Istat l’indice dei prezzi al consumo è calato dello 0,2% rispetto al mese precedente, ma è aumentato dello 0,3% se confrontato ad un anno fa. Continua l’altalena dei dati congiunturali avviatasi con l’estate, mentre a livello tendenziale da nove mesi i prezzi si muovono appena sopra quota zero; l’inflazione acquisita per il 2016 è pari a -0,4%. Il lieve rialzo dell’inflazione registrata a gennaio è spiegabile, secondo Istat, con la frenata del calo dei beni energetici e con l’inversione della tendenza dei prezzi dei trasporti, ma questa dinamica è attenuata dal rallentamento della crescita degli alimentari non lavorati. Aggiornato intanto il paniere di beni e servizi per il calcolo dell’inflazione, entrano i tatuaggi, le lampadine led, i servizi integrati per le tlc, escono i vagoni letto e le cuccette nonchè i trasferimenti di proprietà di auto e moto.