Politica Interna

Berlusconi: nel corso del vertice di Arcore l’ex premier ha tranquillizzato i “colonnelli” del partito, garantendo loro che “nessuno vuole rottamarli” ed assicurandoli sul ruolo di Stefano Parisi, cui il cavaliere avrebbe chiesto solo di occuparsi di Forza Italia “come farebbe un manager”. Ma Toti e Romani hanno replicato e, pur dicendosi aperti al contributo di tutti, hanno chiesto che la geometria del vertice azzurro non cambi. Il piano di Berlusconi sembra essere ormai delineato, ed è quello di ritagliare per Parisi un ruolo di amministratore delegato di Forza Italia, un capo azienda di una forza politica a pezzi. L’ex candidato a sindaco di Milano assicura di non voler rubare il posto a nessuno e di voler solo dare il suo contributo, senza fare il capo di Forza Italia. Ma nonostante gli sforzi diplomatici di Berlusconi il clima nel partito non sembra essere dei migliori.   

 

Pd: Luca Lotti sferza il partito affermando apertamente che “qualcosa in due anni di nostra segreteria non è andata bene, perché alcuni risultati lo testimoniano”; nel corso di una festa dell’Unità a Prato il “vice” di Renzi, di solito uomo di pochissime parole, ha voluto delineare una sua ricetta per il rilancio dei democratici. “Diamo l’idea di una forza distante dalla gente, presa solo dal confronto al nostro interno, che ogni giorno sta con Bersani contro Renzi e Renzi contro Speranza, basta dividerci o qui ci portano via tutti…”. Inevitabile la domanda se lui stesso tornerà a candidarsi per il Nazareno, magari come vicesegretario unico, la risposta è negativa, “sto facendo il mio lavoro al governo, se mi verrà chiesto valuterò la proposta, ma non credo che il tema sia questo”. Con Lotti si schiera anche il ministro Orlando, mentre il senatore Tonini parla di “partito non governato”; Roberto Speranza leader della minoranza sostiene che “da mesi stiamo dicendo che il Pd è in sofferenza, e siamo stati additati come guastafeste, o peggio”.    

Politica Estera

Monaco: il terrore blocca la città tedesca, uomini vestiti di scuro e con il volto scoperto, sembra fossero tre, sono entrati in un centro commerciale ed hanno iniziato a sparare contro la folla, ad altezza d’uomo, decine di colpi. Poi sono fuggiti lasciandosi alle spalle almeno otto morti ed un imprecisato numero di feriti; la città è rimasta paralizzata dalla caccia all’uomo immediatamente scattata, secondo informazioni filtrate a tarda sera sarebbe stato rinvenuto un cadavere, forse un attentatore suicida, poco distante dal centro commerciale. Nessuno si è pronunciato sui dettagli del commando né sulle modalità dell’attacco e tantomeno sulla matrice dell’attentato. Il ministro alla Cancelleria federale Altmaier ha fatto sapere che “al momento abbiamo la sicurezza di una sola persona e non sappiamo con certezza se questa persona avesse  dei complici” mentre su motivi e origine degli attentatori “non escludiamo alcuna ipotesi”.      

Trump: un sondaggio della Cnn sull’effetto del discorso del candidato repubblicano che ha chiuso la convention di Cleveland rivela che il 56% degli interpellati ha risposto affermativamente alla domanda “Il discorso di Trump condizionerà il vostro voto?” Si tratta di segnali, più che di dati analitici, che lasciano ampio margine di interpretazione. Trump il giorno dopo aver accettato la candidatura parla di “notte più bella della mia vita” e torna ad attaccare Ted Cruz, unica voce fuori coro nel partito che gli ha negato l’endorsement. Il presidente Obama ha invece risposto ad alcune delle domande rivoltegli dal tycoon nel suo discorso alla Convention, ed ha contestato l’immagine di un Paese impaurito, impoverito e poco rispettato all’estero, affermando che “Gli Stati Uniti non sono sul bordo di un precipizio, non è saggio cercare il consenso su paure infondate”.  

Economia e Finanza

Regno Unito: l’economia britannica è passata da una fase di espansione ad una di contrazione dell’attività nel giro di un mese , un “drammatico deterioramento”, per citare il commento che la società Markit ha fatto ieri in occasione della pubblicazione dei consueti indici di fiducia. Dalle elaborazioni realizzate attraverso sondaggi tra i responsabili acquisti delle imprese è emersa infatti una battuta d’arresto particolarmente significativa a luglio, con un indice che si è riportato sui minimi dal 2009, l’anno della recessione post crisi finanziaria. A provocare questa frenata è indubbiamente stato l’esito del referendum, con la vittoria dei favorevoli alla Brexit il 23 giugno scorso. L’impatto dei dati è stato immediato, la sterlina è crollata sotto quota 1,31 contro dollaro, il tasso di interesse dei titoli decennali britannici è sceso fino allo 0,79% sulla scommessa che un rallentamento dell’economia spinga la Bank of England a varare una politica monetaria espansiva.

 

Pensioni: prende sempre più forma il piano pensioni sviluppato dalla cabina di regia economica di Palazzo Chigi, sotto la guida del sottosegretario alla Presidenza Nannicini. Un pacchetto di misure sarebbe quasi definito, ma ci sarebbe ancora una serie di nodi da sciogliere, mentre rimane l’incognita della dote finanziaria realmente utilizzabile in autunno, che al momento oscilla attorno agli 1,5 miliardi in attesa di una decisione definitiva del Governo. Innanzitutto si punta all’introduzione dell’Ape, l’anticipo pensionistico per gli “over 65” finanziato con un prestito bancario rimborsabile in 20 anni e gestito dall’Inps. Si profilano poi ipotesi per i lavoratori precoci, che hanno iniziato a versare contributi fra i 14 ed i 18 anni, che potrebbero avere un bonus contributivo di 4 o 6 mesi l’anno per questi primi anni, con l’obiettivo di consentire loro il ritiro anticipato. Si studiano inoltre le ricongiunzioni gratuite di contributi versati in diverse gestioni e la semplificazione dei requisiti per i lavoratori impiegati in mansioni “usuranti”.