Politica interna
Vitalizi – Con il sì di Pd, Sel, Lega, Fratelli d’Italia e Scelta Civica gli uffici di presidenza di Camera e Senato hanno dato il via libera al blocco dei vitalizi ai parlamentari condannati per reati gravi (mafia, terrorismo e illeciti contro la pubblica amministrazione) a pene superiori ai due anni. La norma non è retroattiva: chi ha preso i soldi non dovrà restituirli. Per sapere chi verrà depennato dalla lista dei pensionati d’oro, bisogna vedere se sia stato riabilitato o no. Tra quelli che perderanno il vitalizio ci sono Berlusconi, Previti e Dell’Utri. L’ok al blocco è stato accompagnato dalle proteste di Forza Italia e Movimento 5 Stelle che hanno abbandonato la seduta, mentre Ap non ha partecipato al voto.
Conflitto di interessi – Il testo che il governo intende portare in Aula entro giugno riunisce in un unico documento le proposte di Pd, Sel e M5S. In caso di conflitto d’interessi, la persona coinvolta dovrà vendere l’azienda o affidarla a un soggetto terzo: il primo come caso estremo, il secondo come normale prassi quando l’interessato assuma incarichi pubblici in conflitto con la sua attività economica o imprenditoriale. L’articolo chiave del testo è forse il numero 9: prevede l’istituzione di una Commissione scelta dal Colle che avrà ampi poteri decisionali sui membri del governo nazionale. Le modalità di intervento sui membri di istituzioni locali saranno invece contenute in una delega che il testo affida al governo.
I partiti – Dopo l’addio al Pd, Pippo Civati smentisce una “campagna acquisti”, eppure il nuovo gruppo promosso dall’ex amico del premier sta per vedere la luce: servono 10 senatori e lui ne ha già incontrati 6 ex M5S. Intanto, mercoledì Renzi riunirà i deputati e metterà ai voti il capogruppo alla Camera: salvo colpi di scena, il sostituto di Roberto Speranza sarà Ettore Rosato. In casa Forza Italia, Silvio Berlusconi torna a varcare la soglia del quartier generale del partito a piazza San Lorenzo in Lucina: ad attenderlo i giovani di Azzurra Libertà, per cui l’ex Cavaliere ha preparato un intervento dai toni avvolgenti, tipici della campagna elettorale berlusconiana. Nel frattempo, il “rivale” Fitto carica le armi e si prepara, mercoledì prossimo, a staccarsi da FI e a formare un gruppo autonomo. E a breve, anche se non prima delle Regionali, la stessa mossa potrebbe farla anche Denis Verdini.
Politica estera
Elezioni Regno Unito – Contro ogni previsione della vigilia, contro i sondaggi che indicavano una parità destinata a favorire Ed Miliband nel gioco delle alleanze, exit poll e proiezioni danno in testa i conservatori e assegnano ai Tories di David Cameron 316 deputati. Il distacco rispetto ai laburisti, che si fermerebbero a quota 239, sarebbe dunque superiore alle aspettative. I lib-dem avrebbero ottenuto 10 seggi mentre l’Ukip di Nigel Farage due. Trionfo per i nazionalisti scozzesi, accreditati a 58 seggi. Resta incerta la formazione del governo, ma i conservatori potrebbero avere la maggioranza con i liberaldemocratici di Nick Clegg, aprendo così la strada a un secondo mandato per Cameron.
Israele – È sul nome di Ayelet Shaked che si è giocata l’ultima trattativa che ha portato alla nascita del quarto esecutivo a guida Netanyahu. La giovane neoministra della Giustizia, di ultradestra e leader dei coloni, è stata fortemente voluta da Naftali Bennet, leader di Focolare ebraico, che, alla fine di difficili negoziati, ha permesso al premier di raggiungere la maggioranza per formare l’esecutivo. Preoccupata la sinistra che teme che in, in virtù della sua posizione, la Shaked rafforzi la sua battaglia contro le associazioni israeliane per i diritti umani e faccia passare la legge che ne limita i finanziamenti dall’estero.
Economia e Finanza
Pensioni – Nel giorno in cui la sentenza della Consulta viene pubblicata in Gazzetta Ufficiale, il governo pare aver trovato il modo per disinnescare la mina. Rimborso una tantum nel 2015 (ma potrebbe anche essere spalmato in più anni) ai pensionati “congelati” dalla norma Fornero, con una progressività in base al reddito; niente rimborso per le pensioni oltre i 3.500-5000 euro mensili. È questo lo schema cui Palazzo Chigi sta lavorando per risolvere il nodo indicizzazioni. Intanto, arriva un nuovo intervento della Corte Costituzionale che precisa che la politica può intervenire per cambiare la legge e che non si è mai parlato di sentenza autoapplicativa.
Grecia – Le trattative tra Atene e creditori continuano da tre giorni e proseguiranno anche domani. Ottimista il ministro delle Finanze ellenico Varoufakis che sostiene che l’accordo si troverà entro due settimane. Aperture positive arrivano anche dal presidente dell’Eurogruppo Dijsselbloem. L’obiettivo condiviso da Atene e Bruxelles è trovare una soluzione che eviti il default del Paese che martedì dovrà rimborsare 750 milioni al Fmi. La speranza è che durante l’Eurogruppo del giorno prima si trovi un’intesa politica che riconosca gli sforzi greci sul fronte riforme e che invogli così l’Europa a riaprire i rubinetti.