Politica interna
Sindaci, il M5S nella classifica del Sole 24 Ore. E’ stata pubblicata la classifica relativa ai primi cittadini di Ipr Marketing per il “Sole 24 Ore”. Consensi al top per la sindaca di Torino Chiara Appendino, che si piazza al primo posto. Quella di Roma, Virginia Raggi, finisce penultima e il Movimento 5 Stelle le impone un’autocritica. Aveva vinto le elezioni incassando il 67,2% dei voti, oggi scende invece al 44% dei consensi (-23,2%). La graduatoria premia l’ex 5 Stelle Federico Pizzarotti: il sindaco di Parma, eletto con il Movimento nel 2012 ma con il quale ha rotto lo scorso ottobre, è terzo. Pizzarotti ottiene più consensi (60,5%) rispetto al risultato con cui fu eletto sindaco (60,2%). Il primo cittadino – che ha deciso di uscire dal Movimento dopo essere stato sospeso “sine die” per un avviso di garanzia non comunicato – commenta: «Per governare non serve la propaganda, ma il realismo». chi – come Filippo Nogarin e Federico Piccitto – lo ha lasciato solo nella battaglia condotta con i vertici e che oggi lo guarda dal basso.
Strategie elettorali. Matteo Renzi intende rilanciare l’organizzazione del Pd e per farlo potrbbe puntare su un volto nuovo e pronto alla battaglia delle elezioni politiche. Emiliano, renziano e soprattutto giovane: ecco il profilo che avrebbe in mente il segretario Pd ma sul quale ancora non si è sbilanciato. Intanto, il refrain di Silvio Berlusconi non cambia: ricandidarsi al Parlamento, lavare l’onta di essere stato estromesso dopo la condanna per frode fiscale. E’ uno dei suoi chiodi fissi, oltre a quello di evitare a tutti i costi che i 5 Stelle vadano al governo. E per evitarlo porterà i suoi voti a Renzi nella grande coalizione, garantendo che il suo progetto «liberale» di Forza Italia non venga schiacciato dai «sovrani-sti-populisti» di Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Nel frattempo, il governatore campano Vincenzo De Luca, convinto che il Pd non lo appoggerà più nelle sue “discese in campo” dopo le numerose polemiche, è il primo a mettere le mani avanti e, con la convocazione di un suo movimento personale ad Afragola, prova a organizzare un possibile atterraggio di fortuna.
Politica estera
Terrorismo, arrestato l’attentatore di Istanbul. E’ stato arrestato a Istanbul Abdulkadir Masharipov, 28 anni, l’uomo sospettato di essere l’autore della strade di Capodanno nella megalopoli turca. Il presunto killer, di origine uzbeka, è stato fermato assieme al figlioletto di quattro anni nel quartiere Esenyurt alla periferia di Istanbul. Subito dopo l’arresto la polizia ha diffuso una foto in cui si vede il volto del sospettato con ecchimosi, ferite e macchie di sangue sulla maglietta. Lo scorso 31 dicembre era passata da poco la mezzanotte e tutti stavano festeggiando l’inizio del 2017 quando nella discoteca Reina, noto locale nella parte europea di Istanbul, un uomo aveva cominciato a sparare con un fucile automatico. Trentanove persone erano morte sotto i 180 colpi sparati, tra cui molti stranieri: cittadini di Israele, Francia, Tunisia, Libano, India, Belgio, Giordania e Arabia Saudita. L’attacco era stato rivendicato in seguito dallo Stato islamico. Intanto, è assalto a colpi d’arma da fuoco all’interno del club Blue Parrot di Playa del Carmen, una tra le più gettonate e frequentate Iocalità turistiche sulla costa caraibica del Messico. Esclusa in ogni caso la pista terroristica.
Elezioni all’Europarlamento. Partita dall’esito incerto quella che si giocherà oggi al Parlamento europeo quando l’assemblea parlamentare sarà chiamata a eleggere un nuovo presidente, in sostituzione di Martin Schulz che ha deciso di dimettersi per candidarsi alle prossime elezioni legislative in Germania. Su fronti opposti si sono candidati due italiani: Gianni Pittella per i socialisti, e Antonio Tajani per i popolari. II sistema di elezione del presidente del Parlamento europeo è complicato: nelle prime tre tornate a scrutinio segreto vince colui che raccoglie la maggioranza assoluta dei voti; nella quarta si presentano i due candidati più eletti nella tornata precedente. In questo caso, vince colui che raccoglie la maggioranza relativa. Nessuno dei due principali candidati può contare su sufficienti voti provenienti dal suo partito per essere eletto nei primi turni, e ieri sera il gioco delle alleanze era ancora incerto. Anche se Antonio Tajani di Forza Italia, candidato degli europopolari Ppe, primo gruppo con 217 eurodeputati, viene accreditato da più fonti di un leggero vantaggio sull’eurosocialista Gianni Pittella del Pd, capogruppo di S e D (189 seggi).
Economia e finanza
Aziende italiane. I due colossi Luxottica ed Essilor hanno deciso di unire le forze per diventare ancora più forti. E i numeri confermano la rilevanza dell’operazione: con 46 miliardi di euro, il deal è la seconda fusione crossborder della storia in Europa. II mercato ha festeggiato l’annuncio trascinando al rialzo i titoli: Luxottica a Milano ha chiuso le contrattazioni con un progresso dell’8,25% a 53,65 euro per azione, mentre Essilor, sulla piazza francese, ha segnato un balzo dell’11,85% a 114,20 euro per azione. Positivo il giudizio degli analisti. Intanto, però, è duello con Berlino sul Dieselgate: con l’Unione Europea che, chiamata fin dall’estate scorsa a una mediazione, sembra prendere le parti della Germania e nei confronti di Roma minaccia, ora, di aprire addirittura una procedura d’infrazione. Il vero bersaglio tedesco è chiaramente Fiat Chrysler Automobiles. Nel frattempo, la corsa di Vivendi alla conquista di Mediaset sembra finita in un cul de sac. La scalata si trova davanti un muro difficile da superare: la legge Gasparri e l’Authority delle comunicazioni. Ci sono quattro parole che costituiscono la vera barriera: abuso di posizione dominante. L’Agcom, infatti, dal 21 dicembre scorso ha avviato una «verifica» sul rastrellamento effettuato in Borsa delle azioni delle tv berlusconiane. Le conclusioni ci saranno il 21 aprile.
L’Europa sui conti italiani. La Commissione europea ha deciso che pubblicherà l’atteso rapporto sull’andamento del debito italiano nelle prossime settimane. Tenuto conto delle perplessità sul bilancio del 2017 espresse alla fine dell’anno scorso, Bruxelles ha intenzione di chiedere al governo Gentiloni nuovi dettagli sulla politica economica italiana, ricordando che ai suoi occhi nuove misure saranno necessarie per rimettere in carreggiata i conti pubblici. «Vedremo se sarà il caso di prendere misure ulteriori per rispettare gli obiettivi». Il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, commenta con freddezza la richiesta che potrebbe arrivare nelle prossime ore da Bruxelles di un ritocco alla manovra di bilancio del 2017. La cifra in ballo non è elevata, 0,2 punti di Prodotto interno lordo, cioè 3,4 miliardi di euro, ma il governo teme che una manovra di bilancio restrittiva per quanto piccola, possa comunque incidere negativamente sulla crescita dell’economia, appena ripartita.