Politica interna
De Girolamo – Il ministro delle Politiche agricole Nunzia De Girolamo esce dalla compagine di governo. Il suo addio, annunciato via internet, è amaro: “Mi dimetto da ministro. L’ho deciso per la mia dignità: è la cosa più importante che ho e la voglio salvaguardare a qualunque costo”. Dignità offesa “da chi sa che non ho fatto nulla e avrebbe dovuto spiegare perché era suo dovere prima morale e poi politico”. E ancora: “Non posso restare in un governo che non ha difeso la mia onorabilità”. Un gesto meditato, ma che arriva a sorpresa. L’avvocato del ministro, Angelo Leone, precisa che si tratta di “dimissioni politiche, che non hanno nulla a che vedere con l’inchiesta giudiziaria”. Intorno a lei, gli esponenti di Ncd fanno quadrato. Maurizio Lupi dichiara: “Rispetto il grande gesto di dignità di Nunzia, che rispecchia la sua passione per la politica sempre disinteressata e desiderosa di servire il bene comune”.
Legge elettorale – Alla vigilia della settimana decisiva per la legge elettorale il capogruppo di Forza Italia, Renato Brunetta, spinge sull’acceleratore: “Se si fa la legge elettorale si va a votare… Quando si carica una pistola, la pistola poi spara…”. Ma dal Pd arriva presto la replica. Il portavoce di Matteo Renzi, Lorenzo Guerini dichiara: “Forse Berlusconi non ha avuto il tempo di informare Brunetta che l’accordo prevede legge elettorale, superamento del Senato, riforma del Titolo V. Il capogruppo plachi i suoi bollenti spiriti, nessuna corsa al voto. Prima vengono le riforme costituzionali di cui il Paese ha bisogno”. Tocca a Denis Verdini rassicurare il Pd: il ritorno al voto dopo il varo della legge elettorale “non è argomento in discussione”. Verdini puntualizza anche che le richieste di Alfano e in parte del Pd di cancellare le liste bloccate sono irricevibili: “Ci sono le liste corte, non c’è spazio” per le preferenze. Ma Enrico Costa annuncia che il Ncd presenterà l’emendamento sulle preferenze, oltre a quello sulle candidature multiple, e Angelino Alfano tira in ballo direttamente il premier Letta che si era detto favorevole alle preferenze. In casa Pd sono stati concordati una ventina di “emendamenti unitari” all’Italicum, tra i quali compare la modifica dello sbarramento per i piccoli partiti non coalizzati (dall’8% al 5%) e la modifica della soglia per accedere al premio di maggioranza (dal 35% al 37 o al 38%).
Berlusconi – Silvio Berlusconi ha deciso di diffondere il video messaggio per il ventennale della sua discesa in campo. Il Cavaliere, segnato in volto e con un piglio decisamente diverso rispetto al suo primo storico video, sottolinea la sua voglia di rimanere al centro della scena politica: “Nonostante le ingiustizie” … “noi vinceremo ancora. Il 2014 sarà il nostro nuovo 1994”. E senza citarlo esplicitamente allude al suo nuovo avversario politico, “qualcuno con il quale pare sia possibile lavorare insieme sulla strada delle riforme, in primis sulla legge elettorale che consentirà ad un partito che avrà la maggioranza dei voti di governare”. Berlusconi non tralascia di ricordare le ferite degli ultimi mesi: “In questi anni abbiamo avuto emorragie, dolorosa quella di Alfano”. E la tensione resta alta: nemmeno il ventennale ha cancellato i malumori di una classe dirigente che vive malissimo la scelta di Berlusconi di accogliere nella sua corte uomini nuovi ai quali sembra intenzionato di affidare il partito.
Mastrapasqua – Il premier Enrico Letta ha chiesto “massima chiarezza, nel rispetto dei cittadini” sulla presunta truffa sui rimborsi ottenuti dall’Ospedale Israelitico di Roma che coinvolge Antonio Mastrapasqua, presidente dell’Inps, nel ruolo di direttore generale della struttura ed è oggetto di un’indagine – oltre che della Procura – anche della Corte dei Conti. Letta ha incaricato il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, di fornirgli “al più presto” una relazione su tutti i profili del caso, sia sul versante dei possibili conflitti d’interesse, sia sulle altre questioni emerse.
Politica estera
Ucraina – La giornata di grande tristezza a Kiev per i funerali di un dimostrante ucciso a colpi di arma da fuoco ha contribuito a mantenere alta la tensione in Ucraina. Migliaia di persone domenica hanno assaltato gli uffici del governo anche in città dell’Ucraina orientale, come Dnipropetrovsk, roccaforte di Yulia Tymoshenko, la leader dell’opposizione attualmente in carcere. Ieri sera i manifestanti hanno occupato il ministero della Giustizia a Kiev. E l’Europa tenta di mediare, soprattutto su spinta della vicina Polonia, dopo che l’offerta del presidente Viktor Yanukovich di affidare la guida del governo a uno dei leader della rivolta non è stata ritenuta sufficiente.
Egitto – In un breve discorso trasmesso in diretta sulle due maggiori televisioni nazionali, il presidente ad interim Adli Mansour ha specificato che la giunta militare, al potere dallo scorso 3 luglio, delibera di rovesciare il tragitto politico deciso in precedenza. Ciò significa che le elezioni parlamentari saranno rinviate a una data da definirsi entro la fine del prossimo luglio. Al loro posto si terranno invece le presidenziali, “non prima di 30 giorni e non oltre i 60”. Nel frattempo s’intensificherà l’azione di esercito e polizia contro quelli che Mansour definisce “gli attacchi terroristici mirati a minare la volontà degli egiziani”. La prossima mossa sarà, secondo i commentatori locali, l’annuncio della candidatura alla presidenza dell’attuale capo dell’esercito, il generale Abdel Fattah Al Sisi.
Economia e Finanza
Fisco – Tra meno di una settimana, il 31 gennaio, tutti i dati dovrebbero essere stati trasmessi. Da quel momento gli 007 del Fisco avranno a disposizione tutte le banche dati per incrociare gli elementi e incastrare gli evasori, anche attraverso la compilazione di “liste selettive” di contribuenti da sottoporre ad accertamento. L’anagrafe dei conti bancari in realtà è attiva già da ottobre, ma l’Agenzia ha concesso una proroga al 31 dicembre agli intermediari per correggere eventuali errori nella trasmissione dei dati del 2011. Entro un paio di mesi banche e società finanziarie dovranno inviare all’Agenzia delle Entrate anche i dati relativi al 2012, ed entro il 20 aprile quelli del 2013.
Mercati – Tensione sui mercati per colpa dei Brics, i Paesi emergenti che fino a qualche mese fa sembravano destinati a cambiare le geometrie del potere economico internazionale. Venerdì Wall Street ha chiuso la settimana con la peggiore perdita degli ultimi sette mesi, per una serie di fattori negativi che si sono allineati. Il più grave, come detto, è la crisi degli emergenti. La crescita rallenta in Cina e Brasile, le divise perdono colpi in Russia, India, Sudafrica, Turchia e il peso sprofonda in Argentina. Una situazione incerta, evidenziata anche dalla decisione della banca Hsbc di negare ai clienti prelievi superiori alle tremila sterline. Qualche risposta arriverà tra domani e mercoledì, quando la Fed terrà il suo ultimo vertice dell’era Bernanke.