Politica interna
Sciopero – L’invito rivolto agli altri partiti all’opposizione dal segretario del Carroccio Matteo Salvini di “bloccare” l’Italia dal 6 all’8 novembre non ha ricevuto una calda accoglienza. L’idea di tre giorni di sciopero di tutti i lavoratori, con presidi davanti a prefetture e banche, e sospensione del pagamento delle tasse non piace ai grillini, che si sono detti “sempre operativi nelle piazze al fianco dei cittadini”. Una maggiore apertura arriva dal centrodestra, che si dimostra però diviso. Se il leader forzista Silvio Berlusconi non si sbilancia, dal suo partito si levano no decisi, come quelli di Renato Brunetta a Giovanni Toti, che puntano ai programmi, non a una serrata. La principale voce fuori dal coro è Maria Stella Gelmini, che in un’intervista a “Repubblica” apre all’idea di Salvini, purché preveda la consultazione di Fi. È un sì invece quello della leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.
Sicilia – È stata assegnata la scorta a Lucia Borsellino, assessore dimissionario alla Sanità della giunta siciliana. Dalla Germania è infatti stato segnalato il rischio di ritorsioni per la sua attività di lotta alle lobby della sanità locale. La Borsellino si era dimessa dal suo incarico all’indomani dell’arresto per truffa e peculato di Matteo Tutino, medico personale del governatore. Adesso l’ex assessore ha intenzione di realizzare un progetto che ha in cantiere da qualche tempo: lasciare Palermo per Roma, dove lavorerebbe al ministero della Salute. Intanto è partita un’indagine per scoprire in quale ambiente la fonte riservata dell’Interpol abbia raccolto le informazioni.
Politica estera
Thailandia – Una bomba è esplosa nel centro di Bangkok in un’ora di punta, le 7 di sera, uccidendo 19 persone e ferendone un altro centinaio. La Thailandia è così ricaduta nella violenza ad appena 15 mesi dalla presa del potere da parte delle milizie. Secondo il governo si tratta di un attacco all’economia e al turismo: non a caso delle vittime 10 sarebbero thai e il resto stranieri, molti cinesi. In assenza di rivendicazione dell’attacco, non si escludono però anche la matrice politica e quella islamica: una capitale turistica oltre che centro religioso come Bangkok è infatti un bersaglio adatto sia al terrorismo sia a una strategia della tensione.
Libia – Un appello a tutte le fazioni libiche a unire le forze per combattere il terrorismo nel loro Paese è arrivato da un comunicato congiunto coordinato dall’Italia e scritto anche da Francia, Germania, Gran Bretagna, Spagna e Stati Uniti. Sono di fatto questi i Paesi che sarebbero disposti ad avere un ruolo diretto nel caso di successo dei negoziati dell’Onu, che da mesi sta cercando di formare un governo di unità nazionale, e pronti a un intervento di stabilizzazione, anche di tipo militare. La candidatura dell’Italia a guida della missione ha già ricevuto l’appoggio degli Usa. La situazione a Tripoli è resa oggi più complicata dal fatto che il governo di Tobruk, l’unico interlocutore riconosciuto dalla comunità internazionale, chiede un intervento armato immediato dei Paesi arabi in funzione anti-Isis.
Economia e Finanza
Germania – La visita a Expo della cancelliera tedesca Angela Merkel, che si è detta molto soddisfatta dell’esposizione, si è rivelata un’occasione per rafforzare un’intesa politica che al momento sembra funzionare e per toccare i temi caldi dell’agenda comunitaria, dalla crescita all’immigrazione. Così, se l’emergenza migranti è stata definita dalla Merkel un problema europeo, la cancelliera sembra condividere la posizione italiana anche sul fronte economico, dove l’Europa non può più essere “la fortezza del rigore e dell’austerità”. La speranza del governo Renzi è che questa apertura si mantenga anche quando, in autunno, l’Italia dovrà chiedere a Bruxelles il consenso su una legge di Stabilità almeno in parte finanziata in deficit.
Grecia – È dato ormai per scontato il sì al terzo salvataggio della Grecia da parte fondo salva-Stati, che si riunirà domani per la votazione. Specie ora che anche il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schäeuble, che si è a lungo battuto contro il piano, ha invitato i parlamentari del suo partito a schierarsi per il via libera al Bundestag, che si riunirà sempre domani per la consultazione interna. Non mancano però i nodi da sciogliere, dalla partecipazione del Fmi al pacchetto di aiuti alla possibilità che la maggioranza ad Atene possa spaccarsi definitivamente, visto che il premier Alexis Tsipras sembra intenzionato a chiedere il voto di fiducia sull’operazione. Per la stessa Germania il voto non sarà semplice: i dissidenti del partito della Merkel, la Cdu, potrebbero infatti raddoppiare, non mettendo a rischio il sì al salvataggio ma aprendo comunque una difficile stagione politica per la cancelliera.